Su questa scommessa 17 Comuni Laziali, guidati da ALI Lega delle Autonomie, hanno deciso di abbracciare il progetto promosso da Arsial e di investire nella forza della rete, sia come strumento di promozione e tutela di un prodotto d’eccellenza della filiera agroalimentare, sia come scambio e condivisione di buone pratiche e di politiche di sviluppo da condividere e attuare in maniera congiunta.
Con 6 formaggi DOP e 47 prodotti caseari PAT, la Regione Lazio è ai primi posti a livello nazionale per diffusione e presenza capillare sui territori di una vocazione lattiero casearia, fatta di formaggi arcinoti (come il Pecorino Romano, la Ricotta Romana, la Mozzarella di Bufala Campana, il Pecorino di Picinisco) e meno noti (ad esempio lo Squarquaglione dei Monti Lepini, il Cacio Magno). Più di un formaggio di qualità è prodotto in almeno 110 Comuni sui 378 della Regione, molti dei quali, con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, collocati in aree interne e/o marginali e/o lontane dai flussi turistici di rilievo.
Il network di Comuni a vocazione lattiero casearia, sostenuto dall’Agenzia per lo sviluppo e l’innovazione dell’Agricoltura del Lazio -Arsial, anche se appena nato è già maturo per espandersi su tutto il territorio nazionale e accogliere i luoghi d’eccellenza del formaggio di qualità italiano.
I Soci Fondatori della Rete sono 18: nella provincia di Frosinone, il comune di Castrocielo e di San Vittore del Lazio, con i loro ben otto formaggi P.A.T.; nella provincia di Latina, Roccagorga, nel cui territorio ricadono due D.O.P. e si produce il raro Squarquaglione dei monti Lepini P.A.T, e il comune di Cori, patria della Ricotta di pecora e capra dei Monti Lepini P.A.T; della provincia di Rieti fanno parte, invece, il comune di Amatrice e Poggio Mirteto; della provincia di Viterbo, il Comune di Canino. Nella provincia di Roma, infine, si trovano i comuni di Ardea, di Cerveteri e di Bracciano, accumunati, oltre che dall’essere più popolosi, anche da essere i tre dei simboli della transumanza e della produzione casearia della campagna romana; il comune di Rocca Priora, Sacrofano, Torrita Tiberina, Magliano Romano, Trevignano Romano e Vicovaro.
La Rete dei Comuni del Formaggio ha eletto il consiglio direttivo, che rimarrà in carica per tre anni; la presidenza è stata affidata alla sindaca di Sacrofano, dove sarà ospitata anche la sede del network, Patrizia Nicolini. Gli altri componenti, a rappresentare le altre province regionali, sono: il sindaco di Castrocielo, Filippo Materiale; la sindaca del Comune di Canino Lina Novelli; il sindaco di Poggio Mirteto, Giancarlo Micarelli; l’assessore del Comune di Cori Simonetta Imperia.