Il detenuto si è dato fuoco verso le ore 9, mentre l’Agente C. B. responsabile della Sezione mandava gli altri detenuti presso il cortile passeggio, per consentire loro le ore d’aria previste dalle normative vigenti. Il detenuto ha aspettato che i suoi compagni di cella si recassero nel cortile passeggio per poi compiere il gesto estremo.
Il detenuto avvolto nel lenzuolo in fiamme è uscito dalla propria stanza e ha attraversato il corridoio della propria sezione avvolto nel fuoco. Questa azione ha attratto l’attenzione dell’Agente C. B. responsabile della Sezione e dell’Agente G. C. addetto all’ infermeria che prontamente hanno provveduto a spegnere il fuoco salvandogli la vita.
I sanitari del carcere hanno diagnosticato al detenuto ustioni su tutto il corpo, ma escludono il suo pericolo la vita.
«Già nello scorso mese di febbraio – spiega Olanda – questo detenuto aveva messo in atto lo stesso gesto estremo. Sembrerebbe che le motivazioni che hanno indotto il detenuto a darsi fuoco, sono quelle legati a una scarsa considerazione del servizio sanitario nei suoi confronti, allacciato alle gravi patologie di cui soffre. Come sindacato, ci congratuliamo con i due agenti per avere dimostrato ancora una volta elevata capacità professionale. Ci appelliamo al Ministro della Giustizia affinché prenda provvedimenti immediati sulla riforma della Giustizia e soprattutto su come devono essere gestiti i Penitenziari. La Polizia Penitenziaria non può più accettare di lavorare sotto organico».