A pochi mesi dalle elezioni amministrative di Latina, viene fuori il giallo delle due liste con lo stesso nome: Fare Latina. I presidenti delle due associazioni, Dino Iavarone e Annalisa Muzio, che corrono in direzioni diverse, sostengono di aver registrato il nome e di essere dalla parte della ragione.
LA POSIZIONE DI FARE LATINA DI ANNALISA MUZIO
Annalisa Muzio è la vicepresidente di Fare Latina Evolabor. L’associazione, tramite più conferenze stampa, ha annunciato tempo fa di essere in corsa per le elezioni amministrative senza ancora chiarire se sarà Muzio la candidata Sindaco o se ci sarà un accordo con altre forze politiche. «Prima di costituire Fare Latina Evolabor abbiamo espletato ogni tipo di ricerca utile a verificare se vi fossero associazioni ovvero movimenti politici a noi assimilabili – ha spiegato Annalisa Muzio -: ebbene nulla è risultato facendo ricerche su internet e in camera di commercio, tantomeno presso l’agenzia delle entrate che, come è noto, registra ai meri fini fiscali le associazioni e non certo per fini di pubblicità costitutiva, ovvero di pubblicità notizia. In politica la confusione è un disvalore e va assolutamente combattuta. A questo punto, peraltro, proprio per evitare che vi fossero incidenti, abbiamo non soltanto registrato l’associazione presso l’agenzia delle entrate, ma anche presso la Camera di commercio dove è stato depositato il marchio, il simbolo ed il nome di Fare Latina e dove solo la “nostra” Fare Latina esiste. Abbiamo appreso dell’esistenza di un’omonima associazione, peraltro, solo per il tramite delle affissioni di manifesti pre-elettorali in quanto, all’indomani della nostra costituzione, pubblicata su tutte le testate dei giornali e sui social per diversi giorni dopo una conferenza stampa pubblica e in presenza, nessun membro della predetta associazione culturale del Sig. Dino Iavarone, tantomeno il Sig. Iavarone stesso ci hanno contattato per avvisarci della vicenda che invece, oggi, continuano così solerti a far circolare sui social. Non solo, appena costituita la nostra associazione ne abbiamo dato ampia diffusione e di continuo attraverso sempre le testate giornalistiche e i social per tutte le numerose attività messe in campo. Pertanto dopo tre mesi, dopo che abbiamo reso noto che saremmo scesi in campo per le elezioni comunali con la lista “Fare Latina”, dopo che abbiamo reso noti progetti per la città, solo oggi, stranamente, veniamo a conoscenza dell’esistenza di una associazione culturale dal medesimo nome che insieme ad altre associazioni ha costituito “un cartello” per sostenere un progetto politico dal nome “volere bene a Latina”. Una associazione culturale che esisterebbe dal 2007, ma della cui attività negli anni si è persa ogni traccia. È così evidente che l’associazione del Sig. Iavarone sostiene un progetto politico differente dal nostro, tanto per metodo, quanto per i temi, peraltro da noi, da mesi già affrontati. Abbiamo ritenuto doveroso, verso le persone che ci seguono e verso tutti i cittadini prendere le distanze e fare chiarezza. Ancora, avendo investito tempo e risorse nel nome, che identifica le battaglie, i progetti, le idee che stiamo portando avanti, vigileremo sotto tutti gli aspetti, anche quello legale, affinché qualche altra forza politica non tenti di invalidare questi sforzi di fare il bene a Latina proprio attraverso la strategia della confusione. Saremmo ben lieti se il Sig. Iavarone, per la cui attività nutriamo il massimo rispetto, volesse trovare con noi qualsivoglia elemento di chiarezza che allontani definitivamente ogni ipotesi di confusione dei due soggetti».
LA POSIZIONE DI FARE LATINA DI DINO IAVARONE
Dino Iavarone è il presidente di Fare Latina, una delle 11 associazioni raggruppate in “Voler bene a Latina”. Nei giorni scorsi hanno inviato delle note alla stampa spiegando il loro progetto di città e sono comparsi a Latina cartelloni elettorali dove vengono citati i nomi delle associazioni in campo tra cui, appunto, Fare Latina. Da quanto si apprende fino ad ora, attendono il nome del candidato Sindaco del centrodestra per valutare se appoggiare lui o correre in autonomia. «Sappiamo che l’esperimento dell’associazionismo da solo non ha prodotto risultati sperati, così come la politica da sola ha perso il senso. La nostra associazione è quella di fare strada insieme: politica e associazioni affiancate». Riguardo al nome “Fare Latina” Dino Iavarone spiega di aver registrato l’associazione il 25 giugno del 2007 e di essere in possesso del codice fiscale e dello statuto depositato e messo a ruolo (che ha inviato alla redazione n.d.r.). «Immagino – dichiara – che loro abbiano aggiunto Evolabor appositamente, anche se quando inviano note stampa e comunicati non lo inseriscono causando così confusione. Non c’è intenzione di fare un passo indietro perché non potremmo spiegare in nessun modo ai nostri associati che dobbiamo farlo per un’associazione che è subentrata anni dopo di noi. Se proprio loro non vogliono farlo sarebbe opportuno che citassero sempre il nome “Evolabor” per non creare alcuna confusione».