“C’è tempo fino al prossimo 30 aprile – scrive in un comunicato stampa l’associazione Salute Ambiente di Albano – per revocare (in autotutela) la voltura del 31 ottobre 2019 con la quale l’Ufficio Rifiuti Lazio ha autorizzato il riavvio della discarica di Albano (almeno la parte relativa all’ex TMB, su cui il Gruppo Cerroni vorrebbe costruire un mega-’bio’gas) visto che la Riforma Madia (legge n.124/2015, art.21, comma 1) concede alle Pubbliche Amministrazioni soli 18 mesi di tempo per fare un passo indietro rispetto alle decisioni già adottate. Per tale motivo, stamattina lunedì 12 aprile l’associazione Salute-Ambiente di Albano ha inoltrato a Vito Consoli, nuovo responsabile dell’Ufficio Rifiuti Lazio, una istanza formale per procedere in tal senso, esattamente come concordato nel corso dell’audizione che si è tenuta presso la Commissione Rifiuti Lazio (presieduta da Marco Cacciatore), giovedì scorso 8 aprile. La stessa istanza formale è stata inviata, per conoscenza, anche a Wanda D’Ercole, direttrice ‘ad interim’ (ossia temporanea) dell’Ufficio Rifiuti Lazio; al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; al Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi; nonché a sindaco e vicesindaco di Albano, Massimiliano Borelli e Luca Andreassi. Nella stessa istanza, la nostra associazione ha richiesto anche la revoca in autotutela della seconda voltura della Regione Lazio, emessa il 5 ottobre 2020, relativa in particolare al resto della discarica di Albano, ossia all’intero immondezzaio, dalla buca zero al VII invaso, per un totale di otto enormi cloache ancora mai chiuse in via definitiva e bonificate. PS: grazie, grazie e ancora grazie di cuore agli avvocati, ingegneri, commercialisti, architetti, geometri, chimici, fisici, giornalisti, etc, etc, che da dietro le quinte, senza mai comparire, ci aiutano a sostenere il peso della nostra piccola-grande battaglia di civiltà”.
12/04/2021