Ai continua a scavare anche questa mattina a Genzano nel bosco alle spalle del cimitero dove nella scarpata sottostante alcuni giorni fa erano state trovate ossa umane e bare usurate gettate in quel luogo e rinvenute per caso da un cercatore di funghi che ha chiamato le forze dell’ordine.
I resti dei morti risalenti forse a riesumazioni di decine di anni fa sono stati inviati al policlinico di Tor Vergata per gli esami del dna e altri rilievi biologici, per risalire al periodo di morte.
Anche questa mattina, come ormai da una settimana circa, gli inquirenti e i vigili del fuoco stanno scavando nella scarpata a picco sul lago di Nemi. Sul posto i pompieri di Roma e Nemi con mezzi meccanici e pale, alla presenza dei carabinieri di Genzano e degli ispettori della Asl Roma 6 del dipartimento sicurezza igiene e sanità pubblica, incaricati dalla procura della Repubblica di Velletri e dal magistrato indagante di seguire le indagini. Ritrovate finora almeno una decina di bare spaccate a pezzi e una ventina di ossa umane di varie parti del corpo mummificate. Gli autori della macabra azione, se trovati, rischiano una severa denuncia per occultamento di cadaveri.