Di Alessandro Bellardini
Se dovessimo prendere in prestito dal vocabolario sportivo una tra le migliaia di frasi usate (e abusate) in fase di commento dai nostri colleghi di penna, “una partita che vale una stagione” sarebbe senza ombra di dubbio quella che meglio si adatta a descrivere la “cifra” di Fortitudo Futsal Pomezia – Eur Massimo, la supersfida in programma sabato pomeriggio valevole per la 24^ (terz’ultima) giornata del campionato nazionale di Serie B, Girone E. Perchè proprio di questo si tratta. Quella che al Palalavinium di Pomezia metterà di fronte la Fortitudo di Stefano Esposito e l’Eur di Paolo Minicucci sarà infatti la classica partita che vale un’intera stagione: prima contro seconda, 43 punti i pometini 40 i romani, due tra gli allenatori più preparati del panorama nazionale, due tra i bomber più prolifici del campionato (Daniele Zullo da una parte con 24 reti, Vinicius Bacaro dall’altra con 25). Un’occasione d’oro per entrambe ma sicuramente molto ma molto di più per i padroni di casa che, in caso di vittoria, avrebbero di fatto più di un piede in Serie A2. Quello che aspetta Zullo e compagni è il classico appuntamento con la storia, una storia che potrebbe presto arricchirsi del suo punto più alto, grazie al gran lavoro che è stato fatto in questi ultimi anni da quando la nuova proprietà targata Alessio Bizzaglia ha portato quell’organizzazione (e quelle risorse) che hanno di fanno collocato il club rossoblu tra le società più all’avanguardia del panorama nazionale. “Il mio sogno è portare Pomezia in Serie A e questa città sui palcoscenici che le competono”: furono queste le primissime parole pronunciate da Alessio Bizzaglia il 22 Giugno 2018, giorno del suo ingresso in società. Parole che oggi risuonano quanto mai attuali perché, indipendentemente da come andrà a finire sabato, lui la sua promessa la sta sicuramente mantenendo.
Presidente, la partita di sabato contro l’Eur Massimo è senza ombra di dubbio l’appuntamento più importante della storia recente della Fortitudo. Sensazioni? “Parlare di sensazioni può risultare addirittura riduttivo, la verità è che mi riesce difficile esprimere a parole tutto quello che di bello rappresenta questo momento. Sapere di aver portato la Fortitudo davanti ad un traguardo così importante mi rende davvero orgoglioso, per me e per tutta questa città che come ripeto sempre si merita di vivere giornate come questa. Tu che segui da vicino le vicende della squadra sai molto bene quanto mi dispiaccia non riuscire a dedicarle tutto il tempo che vorrei a causa dei tanti impegni che ho, ma sai altrettanto bene quanto la Fortitudo sia entrata ormai nel mio cuore e mi riempie di orgoglio aver dimostrato che in una città così importante e bella come Pomezia si può fare calcio a 5 ad alti livelli”.
Ricordo ancora le sue parole il giorno del suo ingresso in società. Parlò di un progetto a lungo termine, di Serie A, di territorio, di giovani, di mentalità, di senso di appartenenza. Non sono passati nemmeno tre anni da quel 22 Giugno 2018 e indipendentemente da come andrà a finire ha dimostrato di saper mantenere la parola data… “Ti confesso che non dimenticherò mai il giorno che Paolo Aiello, Daniele Loscrì e Stefano Esposito sono venuti ad illustrarmi il loro progetto. Quello del futsal era per me un mondo completamente nuovo, ma sono rimasto assolutamente colpito dal loro entusiasmo, dalla loro voglia di rendermi partecipe del sogno che volevano trasformare in realtà. Ho percepito dalle loro parole una grande stima nei miei confronti, hanno capito chi era l’imprenditore Bizzaglia ma soprattutto l’uomo Alessio e da quel momento è scattata la scintilla ed ho capito che potevamo davvero costruire insieme qualcosa di grande. Il primo anno abbiamo acquistato alcuni tra i giocatori più importanti che il mercato aveva da offrire, ho dato un grandissimo supporto economico e alla fine sono rimasto un po deluso, anche se comunque abbiamo raggiunto i play off. Il secondo anno ci ha fermato invece la pandemia quando eravamo secondi in classifica e con ottime possibilità di puntare al primo posto. E quest’anno eccoci qui, primi in classifica e con uno scontro diretto da giocare che potrebbe regalarci quello per cui stiamo lavorando con così tanto impegno. A mio avviso in questa stagione abbiamo programmato davvero bene, siamo partiti piano e quando abbiamo capito che potevamo dire la nostra siamo intervenuti per portare ulteriore qualità nella rosa provando così a dare la stoccata che speriamo possa essere decisiva. Ho promesso di portare la Serie A a Pomezia perché ci credo davvero, non abbiamo niente da invidiare ad altre città che già giocano in questa categoria e spero davvero che da sabato sera potrò dire di aver mantenuto questa promessa”.
Parliamo del match con l’Eur Massimo. I risultati dicono che siete davvero le due squadre più forti del Girone. Come ci arriva la Fortitudo? “Credo di poter dire che i ragazzi ci arrivino molto ma molto bene. Sono carichi e motivati al punto giusto, li ho visti al Palazzetto sia lunedi che giovedì. Gli ho voluto far capire che io ci sono e noto che è una cosa che apprezzano sempre molto. Anche da un punto di vista di risultati, fatta eccezione per la sconfitta con la Cioli, ci arriviamo con un filotto impressionante quindi i presupposti per fare bene ci sono tutti. Credo che alla fine siano queste le due squadre che nel corso della stagione abbiano meritato di più, al netto di compagini che mi hanno comunque impressionato come lo Sporting Hornets, la Roma 3Z, lo United Pomezia del mio amico Andrea De Stefano a cui faccio i complimenti e soprattutto la Cioli”.
Dove si deciderà a suo avviso la partita? “Nonostante le ottime individualità di entrambe le compagini, credo che mai come in questo caso il match si deciderà in panchina, e mi riferisco a come i due allenatori sapranno gestire la gara dal punto di vista mentale. Questa sarà una sfida che si vincerà nella testa più che nelle giocate”.
Lei che ha portato grandissimi giocatori a vestire la maglia rossoblu, ce n’è uno in particolare che “ruberebbe” alla squadra dell’Eur? “Da quando sono entrato nel calcio a 5 ho portato sicuramente giocatori importanti e altrettanti ne avrei voluti prendere, come ad esempio Adriano Foglia. Ma ce n’è uno che mi piace forse ancora di più e gioca proprio nell’Eur Massimo: mi riferisco a Vinicius Bacaro, giocatore a mio avviso assolutamente eccezionale e che prenderei subito. Nell’Eur poi c’è un altro grandissimo che è Gioia, una sorta di allenatore in campo, ma se mi chiedi un giocatore secco da prendere ai nostri avversari ti dico Bacaro”.
Per chiudere, non le chiedo un pronostico perché so già che non me lo farà mai. Le chiedo però quanto si sente orgoglioso di essere comunque arrivato a giocarsi un obiettivo così importante in così poco tempo. “Mi sento tanto, davvero tanto orgoglioso di quello che sto facendo per la città della quale sono innamorato, e voglio ribadirlo ancora una vota a costo di sembrare ripetitivo. C’è chi ha provato a sminuire questo lavoro, ad interpretare a modo suo quello che realmente stiamo facendo ma io preferisco parlare con i fatti che poi alla fine della fiera sono l’unica cosa che conta. E i fatti ad oggi dicono che se c’è un imprenditore che ha investito e continua ad investire nello sport e nel sociale (presto ci saranno novità in questo senso) a Pomezia è Alessio Bizzaglia. Mi basta questo, il resto non conta”.