Si è stabilito in sostanza dove le centrali di produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili non possono essere realizzati: campagne di pregio come Casalazzara o via Tufello in primis. Proprio lì dove ci sono già due progetti presentati in Regione. La delibera si poggia sulla Legge Regionale 16/2011, recentemente modificata, che nelle more dell’entrata in vigore del Piano Energetico Regionale (PER), consente ai comuni l’individuazione delle aree non idonee per l’installazione degli impianti fotovoltaici a terra.
«Una norma volta a garantire uno sviluppo sostenibile del territorio e la tutela dell’ecosistema e delle attività agricole», spiega l’assessore all’urbanistica Omar Ruberti.
A supporto di questo lavoro complessivo, sono stati anche prodotti due studi, importanti anche per il contributo che danno alla Variante di salvaguardia del Piano Regolatore Generale: un’analisi agro-pedologica (curata dal dott. Paolo Petruzzi) e una relazione archeologica (affidata alla dott.ssa Carla Vaudo).
«Oltre alla tutela legittima di un territorio più volte depredato, si è riusciti a garantire concretamente lo sviluppo ad un settore, quello delle energie rinnovabili, ritenuto strategico in numerosi provvedimenti governativi», conclude Ruberti.