Chiarezza sui concorsi Asl per l’assunzione di 70 assistenti amministrativi e di 23 collaboratori amministrativi. “In entrambi i casi la graduatoria finale mette in evidenza che a piazzarsi tra i migliori sono candidati legati a dirigenti o dipendenti Asl o a personalità con incarichi politici di rilievo sul territorio”, spiega il senatore pontino di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini e il consigliere regionale Giancarlo Righini, che presenteranno le interrogazioni rispettivamente in Senato e in Regione per fare chiarezza. “Sebbene non sia reato per i parenti di dipendenti Asl o di politici partecipare ai concorsi pubblici, le graduatorie in questione meritano un approfondimento”, spiegano i due. L’obiettivo è che il ministro della pubblica istruzione Renato Brunetta invii ispettori ministeriali che possano sottoporre a controlli l’attività e gli atti delle prove selettive dei concorsi in questione, “accertando eventuali illegittimità e responsabilità di chi ha organizzato e condotto le procedure”.
“Nel caso del concorso per i 70 assistenti amministrativi, c’è già in corso un’indagine della Guardia di Finanza partita da esposti degli esclusi. È giusto che tutti i candidati ad un concorso pubblico possano avere uguali opportunità e sarebbe grave se le indagini della Finanza e gli accertamenti che vorrà espletare il ministero ed eventualmente anche la Regione Lazio, evidenziassero irregolarità tali da configurare una “parentopoli” che abbia favorito qualcuno a scapito di qualcun altro”.
01/03/2021