Da tempo sindacato e insegnanti delle scuole dell’infanzia di Pomezia denunciavano che, in caso di assenza di una collega, dovevano essere le altre maestre a “coprire” la supplenza passando di plesso in plesso e di classe in classe, esponendo se stesse e gli alunni ad un maggiore rischio di contagio da coronavirus. In alcuni casi, inoltre, sarebbero state impiegate le insegnanti di sostegno togliendole dal loro principale incarico.
L’amministrazione del sindaco Zuccalà, per voce dell’assessore alla Scuola Miriam Delvecchio, ha sempre sostenuto che nelle scuole comunali di Pomezia si seguivano già tutte le procedure previste per limitare l’esposizione al contagio. Ora, evidentemente, le parti si sono venute incontro.
«L’impegno messo in campo dall’Amministrazione comunale e dal Settore che gestisce le scuole dell’infanzia comunali, per affrontare al meglio lo stato emergenziale in cui ci troviamo – commenta il sindaco Adriano Zuccalà – è stato ed è tuttora enorme, come hanno avuto modo di confermare gli stessi rappresentanti sindacali. Inoltre il potenziamento dei servizi per l’infanzia sul nostro territorio è una delle priorità dell’Ente, che sta investendo nella valorizzazione delle strutture e nell’implementazione del servizio educativo. Sono lieto che si sia raggiunto un accordo tra le parti: ringrazio il Segretario generale Iannotta, i Dirigenti comunali Pizzoli e Iodice e auguro buon lavoro a tutto il personale delle scuole dell’infanzia comunale».
«Dopo 4 mesi di intense trattative – affermano i Dirigenti sindacali Cisl, Antonio D’Agostino e Raffaele Paciocca – abbiamo raggiunto un’ottimo accordo con il Sindaco e l’Amministrazione comunale per il personale scolastico del comune di Pomezia, per una scuola dell’infanzia più sicura, per nuove assunzioni e per la continuazione del servizio di alta qualità offerto ai bambini e alle famiglie».