"Eccolo qui il sito di Roncigliano 𝗠𝗔𝗜 𝗕𝗢𝗡𝗜𝗙𝗜𝗖𝗔𝗧𝗢 che tanto male ha fatto alla nostra salute, alle nostre acque e al nostro suolo e dove vorrebbero far ri-sorgere impianti per l'immondizia". Inizia così una nota stampa inviata a varie redazioni giornalistiche dall'associazione Salute e Ambiente di Albano, la stessa che la scorsa settimana querelato penalmente alcuni dirigenti della Regione Lazio che - a loro dire - avrebbero forzato la mano sull'iter burocratico per agevolare il Gruppo Cerroni - nascosto sotto mentite spoglie - e permettergli di riavviare il sito industriale. "Ben visibile il 𝟳° 𝗶𝗻𝘃𝗮𝘀𝗼 - scrive l'assoiciazione - grande quanto due campi da calcio di serie A, circondato dagli altri sei, tutti ancora da bonificare e non tutti isolati. 𝗜𝗻 𝗯𝗮𝘀𝘀𝗼, i pezzi dell'inceneritore più grande d'Europa, accatastati da oltre un decennio, contenuti dentro una settantina di container divenuti rifugio di volpi, topi e gabbiani e mai rimossi, quasi un manifesto della (dis)attenzione all'ambiente che hanno avuto. 𝗔 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮, le case di Ardea-Villaggio Ardeatino, a soli 200 metri di distanza. Un'𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗱𝗶𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗺𝗮𝗳𝗶𝗮 che pesa sulla società Pontina Ambiente che ha gestito la discarica per tutto questo tempo. Ma gli affittuari del Gruppo riconducibile al monopolista del settore rifiuti, Manlio Cerroni, ci dicono che tutte queste non sono cose di loro competenza. Così hanno sostenuto a mezzo stampa, proprio loro, che per entrare a lavorare nel Lazio hanno dovuto affittare un immondezzaio dalla Pontina Ambiente! 𝗜𝗹 𝗚𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗖𝗲𝗿𝗿𝗼𝗻𝗶 𝗵𝗮 𝗮𝗯𝘂𝘀𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝘂𝘀𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗺𝗼, 𝗲̀ 𝗼𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗮 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮"
Video ripreso con drone militare
Albano, associazione Salute-Ambiente mostra discarica dall'alto mai bonificata VIDEO
