Confermata l’assoluzione dei sei funzionari e dirigenti comunali accusati di un danno erariale da oltre 400mila euro ai danni del Comune di Pomezia con il tormentato appalto per la gestione delle mense scolastiche tra il 2014 e il 2017, durante la consiliatura di Fabio Fucci. La III sezione centrale d’appello della Corte dei Conti ha respinto l’appello della Procura contro la sentenza assolutoria emessa dalla Corte dei Conti del Lazio.
I giudici hanno ritenuto che non vi siano state responsabilità da parte del presidente e dei commissari di gara, del responsabile unico del procedimento e di un altro dirigente, a cui la Procura contabile aveva chiesto di risarcire all’ente locale 432.367 euro. L’ipotesi di danno erariale era relativa sia alla mancata aggiudicazione della gara alla Coop Solidarietà e Lavoro, ritenendo che l’offerta migliore di tale azienda avrebbe consentito al Comune di risparmiare molto, sia al mancato incameramento della cauzione depositata dalla ditta inizialmente aggiudicataria.
Una vicenda che aveva visto finire a giudizio il presidente della commissione di gara, Maurizio Trabocchini, i commissari Carla Venerucci, deceduta il 17 dicembre scorso, Giovanni Ugoccioni e Gabriella Montanari, la responsabile unica del procedimento Daniela Veglia e il dirigente Nino Maceroni.
L’appalto, inizialmente assegnato alla All Foods srl, dopo un ricorso al Tar della Solidarietà e Lavoro, era stato tolto a tale società. La commissione aveva però poi escluso la stessa Coop Solidarietà ritenendo che avesse presentato un’offerta troppo bassa e quest’ultima era stata rimessa in pista dallo stesso Tar soltanto dopo un secondo ricorso. Mesi passati tra un’ordinanza e una sentenza dei giudici amministrativi, tra proroghe, annullamenti e affidamenti provvisori.