TMB sta per trattamento meccanico “biologico”: in pratica l’impianto che riceveva rifiuti non differenziati (quindi contraddittorio rispetto all’economia circolare e alla raccolta differenziata) e li trasformava in balle da bruciare negli inquinanti e antieconomici inceneritori. A fine processo, la metà circa dei rifiuti trattata in questi impianti diventa scarto da mandare in discarica.
Tornando alle comunicazioni del Comune di Albano, si legge ancora: “Nella nota la Regione Lazio comunica alla Società Colle Verde che ‘si rileva che l’istanza non può ritenersi ad oggi completa e non si può procedere alla pubblicazione dell’Avviso per avviare la fase di Consultazione pubblica, di cui all’art.27bis, comma 4, del Decreto. Pertanto, si invita la Società proponente a riscontrare in tempi brevi la presente comunicazione, eventualmente, fornendo la documentazione mancante con puntuali integrazioni strettamente in riferimento alle suddette specifiche richieste’. Questo significa che tutte le istanze dell’Amministrazione sono state ascoltate e prese in considerazione. Continueremo a monitorare la situazione – conclude l’Ente di palazzo Savelli -, con trasparenza e convinti delle nostre idee, per la tutela del territorio e della salute dei cittadini”.