Avrebbe fatto parte del commando che nel 2016, a Torvaianica, sequestrò in pieno giorno il pasticciere siciliano Ignazio Fragalà, caricandolo su una Mercedes. La vittima venne recuperata dai carabinieri allo sbarco a Messina, dopo essere stata messa a forza su un’altra macchina e aver attraversato lo stretto. In questi giorni i carabinieri della Stazione di Catania Aeroporto hanno arrestato il 33enne catanese Francesco Cuffari, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Corte di Appello etnea. Condannato dai giudici per concorso in sequestro di persona a scopo di estorsione, nei suoi confronti è stata comminata una pena equivalente a 11 anni e due mesi di reclusione.
Secondo la Procura, Cuffari è uno dei componenti del gruppo che il 3 marzo del 2016 sequestrò il pasticciere 63enne Fragalà, residente a Pomezia ma di origini siciliane, “al fine di farsi restituire dal figlio del rapito un debito di circa 130.000 euro”. Per quei fatti, nel 2019 sono arrivate le condanne definitive per sette catanesi, per un totale di pene comminate per circa 54 anni di carcere. Cuffari è stato l’unico ad aver scelto di sottoporsi al processo con rito ordinario. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Bicocca.