Sarà un commissario ad acta nominato dal Tar a decidere sulla “rete dello smaltimento dei rifiuti” in provincia di Latina.
Il Tar ha individuato la figura del direttore generale della Direzione generale per i rifiuti e l’inquinamento del Ministero dell’Ambiente: sarà lui a dare esecuzione – entro tre mesi – alla sentenza con la quale il Tar del Lazio un anno fa ha ordinato alla Regione Lazio di individuare una “rete integrata e adeguata” di impianti di smaltimento rifiuti in ambito regionale. La decisione è contenuta in un’ordinanza pronunciata nell’ambito di un ricorso amministrativo proposto da Rida Ambiente, società che si occupa di trattamento dei rifiuti e che ha presentato un progetto di deposito di rifiuti in zona La Gogna, ad Aprilia.
Il Tar ha ritenuto che “la Regione Lazio non ha ottemperato all’ordine giudiziale di individuare la “rete integrata e adeguata” di impianti di discarica, presso cui Rida possa conferire i rifiuti derivanti dal trattamento svolto sui rifiuti urbani conferiti dai comuni serviti e che la sua situazione si è, medio tempore, aggravata”. O meglio: la Regione Lazio entro i 180 giorni assegnati dal Tar si era limitata a indicare le discariche attualmente in esercizio, senza neanche indicare, peraltro, la capacità di smaltimento che ognuno di essi le deve garantire. Rida Ambiente ha dedotto che l’Amministrazione regionale non ha mai dato esecuzione alla sentenza ormai passata in giudicato, nonché che “la Regione Lazio ha approvato il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, il quale non individua nuove discariche a servizio dell’impianto di Rida nell’Ato Latina.