Un ponte tra università e istituti superiori per diffondere sempre più una vera cultura di cura dell’ambiente, al di là della sostenibilità di facciata come spesso avviene. È l’obiettivo del ciclo di sei conferenze organizzate da alcuni docenti dell’ateneo pontino. «È l’università che si apre alle scuole, del resto Latina ha due corsi di laurea dedicati all’ambiente: la laurea triennale in ingegneria ambientale e industriale e la magistrale in ingegneria dell’ambiente per lo sviluppo sostenibile». Così spiega il prof Alberto Budoni.
STUDENTI E INSEGNANTI INVITATISSIMI
«Siamo molto contenti di questa iniziativa e invitiamo tutti gli studenti, le famiglie i loro docenti e i dirigenti scolastici ad aderire a questo ciclo di conferenze. L’obiettivo è discutere e favorire la coscienza sui temi della sostenibilità ambientale, attraverso varie discipline, con vari professori sui diversi aspetti: rifiuti, ma anche avvicinare la scuola all’università all’insegna della cultura ambientale». L’iniziativa è stata organizzata dal Consiglio di area didattica della facoltà di ingegneria, in particolare dalla professoressa Silvia Serranti. Sarà lei ad aprire il ciclo di incontri con un interessante approfondimento sull’urban mining, ossia le miniere urbane, quel mare di risorse che si possono ricavare dai rifiuti nelle nostre città. Compresi metalli preziosi e terre rare che hanno un grande valore. «Ad esempio gli smartphone – spiega la prof Serranti – rappresentano una vera e propria miniera d’oro. Ma ci sono anche gli scarti da costruzione e demolizione, la frazione piuÌ€ abbondante tra tutti i rifiuti prodotti, e le plastiche, una delle emergenze ambientali piuÌ€ preoccupanti degli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento marino».
6 TEMI FONDAMENTALI E AFFASCINANTI
E proprio con un approfondimento su questo aspetto la docente aprirà il ciclo di incontri. Il prof Budoni tratterà invece il come costruire città sostenibili. Sarà poi la volta del prof Alessandro Corsini, con una conferenza su Internet of energy & social network. In parole semplici, farà un affascinante “viaggio” sul ruolo determinante che potrà avere l’Intelligenza artificiale nella crisi climatica attraverso il settore energia. Si parlerà poi della sostenibilità del ciclo dell’acqua nell’attuale cambiamento climatico con il prof Francesco Cioffi. Mentre il prof Riccardo Licciardello approfondirà la mobilità sostenibile: un’introduzione al mondo dei trasporti e dei suoi impatti (qualitaÌ€ di vita, economia, clima…) presentando anche alcune soluzioni di grande attualitaÌ€ per ridurne le esigenze energetiche e migliorarne la sicurezza. Sarà infine una conferenza sul rapporto armonico con l’ambiente e la biodiversità, il piuÌ€ prezioso tesoro del pianeta Terra. Quella tenuta dal prof Riccardo Zerunian.
PRENOTARSI: COME E QUANDO
Le conferenze si terranno tra febbraio e aprile prossimi, ma è bene darne notizia già da ora cosicché le scuole possano organizzarsi al meglio e iscriversi nei tempi giusti. Tutti gli argomenti sono collegati all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto a settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Gli Stati si sono così impegnati a raggiungere 169 ‘target’ o traguardi per salvaguardare il pianeta e sviluppare una economia sana entro i prossimi 10 anni. L’iniziativa degli accademici pontini darà il suo contributo con questa rassegna di incontri, chiamata “Ingegneria per lo Sviluppo Sostenibile a Scuola”. Le conferenze sono gratuite e saranno tenute a distanza utilizzando la piattaforma Zoom. Per partecipare a ciascuna conferenza, le scuole interessate dovranno compilare un modulo di prenotazione online. Il modulo di prenotazione va compilato da un docente di riferimento della scuola che indicheraÌ€ il numero di studenti partecipanti. Non occorre inserire i dati di tutti i partecipanti ma solo quelli del docente di riferimento e il numero di “posti prenotati”. SaraÌ€ rilasciato un attestato di partecipazione.
Per informazioni: professoressa Silvia Serranti: [email protected]