“La società Paguro, controllata dalla Rida Ambiente, ha presentato istanza di valutazione di impatto ambientale per un progetto di bonifica e realizzazione di un deposito di rifiuti nell’ex cava di via Savuto, in zona La Cogna, ad Aprilia, proponendo il trattamento meccanico biologico dei rifiuti interrati rinvenuti, risalenti a più di 30 anni fa, e il loro successivo stoccaggio nel deposito da realizzare, di capacità massima di 660.000 metri cubi”, si legge nell’interrogazione. “Da una stima per difetto derivante da campionamenti effettuati nell’ex cava, il volume dei rifiuti interrati presenti risulta essere complessivamente circa 68.000 metri cubi, pari a circa 102.000 tonnellate, ovvero un volume ben inferiore alla capacità massima prevista dal progetto”.
“In molte aree agricole della zona esistono colture bio certificate, che rischiano di perdere il riconoscimento di “biologico” in caso di realizzazione dell’opera, come ad esempio un sito di apicoltura biologica certificata da circa 15 anni, in cui le api hanno a disposizione una buona varietà di macchia mediterranea originale, ormai rara, e che dista a meno di 2 chilometri dal sito oggetto del progetto; da un punto di vista ambientale si tratterebbe di un danno enorme data l’importanza delle coltivazioni bio in generale e dell’apicoltura in particolare, quest’ultima riconosciuta dalla legge quale “attività di interesse nazionale””.
L’area destinata al sito di stoccaggio è “un terreno già fortemente inquinato e che l’amministrazione pur ricevendo finanziamenti regionali non risulta aver provveduto alla sua caratterizzazione ai fini della bonifica”. Per questo i senatori chiedono di individuare aree idonee alla creazione di discariche o di depositi di inerti “presso terreni industriali già esistenti invece di consentire di intervenire su aree limitrofe a centri abitati o a terreni agricoli”.