Tra i personaggi citati da “Report”, è bene precisarlo, non ci sono politici pometini, ma il post della pagina social del M5S sembra chiedere conto di quanto raccontato da Rai 3 proprio ai consiglieri e ai coordinatori dei partiti di centrodestra di Pomezia: Fratelli d’Italia, ma anche Cambiamo!, Forza Italia e Lega.
«Un quadro generale di una gravità inaudita, dagli esponenti locali un silenzio assordante sulla vicenda e, mentre in qualsiasi altro paese ci sarebbero state delle dimissioni di massa, il cosiddetto “centrodestra unito pometino”, lancia sui giornali il suo coordinamento: non bastavano i 49 milioni della Lega, ora c’è il record di arrestati per Fratelli d’Italia», si legge nel post al centro della polemica. Ma a far infuriare gli esponenti del centrodestra di Pomezia sono state in particolare le fotografie di tutti loro – tra consiglieri comunali e coordinatori politici – accostate al titolo strillato «Fratelli d’Italia: record negativo di arrestati per ‘ndrangheta».
“Nessuno dei soggetti effigiati, ovviamente, risulta in alcun modo citato o coinvolto nel servizio di Report a cui il post fa riferimento; servizio che, invece, parla di esponenti politici di Latina, del Piemonte e di Piacenza”, si legge nel comunicato del centrodestra pometino. “L’accostamento fatto nei confronti dei coordinatori e dei consiglieri del centrodestra unito, persone in alcun modo avvicinabili al contesto associativo oggetto del servizio di Rai 3, soggetti rispettabili che cercano di dare il proprio contributo alla politica del territorio, ci indigna, prima che come gruppo politico, come persone e cittadini di Pomezia”.
“Il Movimento 5 Stelle Pomezia – afferma il centrodestra unito – attacca deliberatamente e senza alcun motivo soggetti che hanno l’unica colpa di essere “avversari” politici sul territorio, individuando nelle denunce di Report l’iperbole per attaccare l’opposizione del centrodestra. Un atto illecito, prima che politicamente scorretto, da parte di chi “gioca” con le immagini di cittadini onesti in nessun modo coinvolti nei gravissimi fatti di cronaca giudiziaria raccontati”.
“Non basteranno il ritiro del post e le scuse ufficiali del Movimento 5 Stelle, che pure ci aspettiamo, a distoglierci dalla volontà di sottoporre al vaglio della Procura della Repubblica la legittimità e liceità della condotta posta in essere ai nostri danni e la relativa, eventuale responsabilità penale dei suoi responsabili e autori”, continua la nota. “Andremo quindi fino in fondo, per dovere di correttezza politica nei confronti del nostro elettorato, garantendo fin d’ora che ogni eventuale risarcimento dovesse derivare da un giudizio di responsabilità connesso con l’iniziativa che verrà assunta presso la competente Procura della Repubblica sarà interamente devoluto in beneficenza“.
Infine al sindaco di Pomezia, eletto proprio con il Movimento 5 Stelle, si chiede una presa di distanza ufficiale dal post in questione: “Verrà oggi stesso formalizzata una richiesta, diretta al sindaco del Comune di Pomezia, Adriano Zuccalà, di presa di distanza e condanna dell’iniziativa politica assunta attraverso il post dell’8 dicembre u.s.”