Manca il certificato antimafia della nuova società che si occuperà di rifiuti ad Ardea e per questo il Comune non può firmare il contratto. L’argomento è+ stato al centro di una riunione della commissione trasparenza convocata dal presidente Luana Ludovici.
Sia il sindaco che il dirigente Emanuele Calcagni hanno sottolineato il fatto che l’amministrazione debba effettuare controlli e verifiche sulla correttezza dei risultati della gara espletata da Città Metropolitana. Concetto ribadito anche dal segretario generale Daniela Falso, colei che dovrà materialmente rogitare il contratto, che ha chiesto garanzie prima della stipula.
La commissione è stata anche l’occasione per il sindaco di Ardea per spiegare i perché delle rivendicazioni economiche di Igiene Urbana, attuale gestore del servizio di raccolta dei rifiuti. Dopo la nota dell’autorità garante sugli scioperi, che chiedeva conto di presunti debiti per 10 milioni, e il pignoramento da 5,7 milioni ottenuto dalla ditta, il sindaco ha ricordato come Igiene Urbana stia fatturando come servizi aggiuntivi cose in realtà già previste nel contratto d’appalto: «Non possiamo pagare fatture contestate, sulle quali ci vengono addebitate spese non dovute, deciderà un giudice», ha ribadito il primo cittadino.