C’è tensione in Fratelli d’Italia di Sabaudia. In seguito al passaggio da Forza Italia al partito di Giorgia Meloni del consigliere Renato Bianchi, arrivano le reazioni da parte dei politici locali. La più forte è quella delle dimissioni del coordinatore cittadino Mimmo D’Amico che, con una nota stampa, annuncia di lasciare la carica ricoperta dal 2019. «Due mesi fa – scrive – succede qualcosa. Abbiamo alzato il tiro chiedendo regole certe di rinnovamento della classe politica del centro destra con l’esclusione di ex sindaci, candidati sindaci e politici a vario titolo destabilizzanti. Ora la fiducia che ci era stata concessa viene ritirata e non ci resta altra strada che le dimissioni per proseguire nei nostri ideali». Dello stesso avviso il vice coordinatore Temistocle Belmonte che poche ore prima aveva commentato l’ingresso al partito di Bianchi dicendo: «Questa notizia mi rammarica, non tanto per averla appresa in modo “trasversale”, ma perché non rappresenta un modello aggregativo in linea con le direttive e aspettative nazionali, nonché locali».
“Accolgo come un elemento importante l’ingresso di Renato Bianchi nel nostro gruppo consiliare di Sabaudia”, dichiara il vice coordinatore regionale di FDI, Enrico Tiero. “Quando un partito cresce nel territorio è sempre un segnale positivo e, in questo caso, è indicativo dell’ottimo lavoro svolto dai nostri rappresentanti a livello locale. Sono convinto che anche a Sabaudia Fratelli d’Italia possa diventare sempre più un riferimento politico e amministrativo per i cittadini, potendo contare su esponenti di grande qualità e un capogruppo consiliare, Piera Polisena, dalle rilevanti capacità e competenza. Il nostro è e resta un partito trasparente e aperto a tutti coloro che, nelle modalità e procedure previste, sono disposti a impegnarsi per condividere una piattaforma di valori che ha come obiettivo il bene dei cittadini”.
Auguro a Renato Bianchi un buon lavoro e sono convinto che la sua esperienza e capacità saranno messe ancora una volta a disposizione dei cittadini e del territorio.”