La soluzione dell'annosa questione degli usi civici - di cui un esempio lampante è quello dei famosi 706 ettari delle Salzare, ad Ardea, che ha fatto impazzire fior di urbanisti - potrebbe fare un deciso in avanti grazie all'insediamento odierno del tavolo di lavoro tra Regione Lazio e Ministero per i Beni culturali finalizzato a sottoscrivere un protocollo d'intesa per individuare «procedure condivise di sistemazione dei domini collettivi», spiega Enrica Onorati, assessore regionale all'Agricoltura e all'Ambiente.
«Il tavolo, che coordiniamo come Regione Lazio - precisa l'assessore Onorati - vuole porre fine allo stato di profonda incertezza legato ai procedimenti di sistemazione delle terre di dominio collettivo, ottimizzando la piena disponibilità e collaborazione del Ministero nel trovare soluzione condivise». Le attuali normative in materia, infatti, sono in buona parte vetuste e spesso confliggono tra loro. «In particolare - prosegue l'assessore regionale - la legge del 2017 ha contribuito a inquadrare il dominio collettivo in un’ottica di gestione e pianificazione del territorio all’interno di una visione paesaggistica, capovolgendo completamente la materia e rendendo necessario un nuovo approccio». «In tale scenario, come Regione, abbiamo voluto comunque fare chiarezza, iniziando a delineare un percorso e un sistema procedurale chiari, in accordo con il Ministero, in attesa della proposta di legge incardinata in Consiglio Regionale del Lazio».