Ma, come è potuto succedere se è presente la vigilanza davanti all’hotel Covid? «L’hotel Covid non è un carcere – racconta Ciccarelli – ma è una situazione con utenza particolare che abbiamo assunto l’impegno di presidiare all’interno per mediare i rapporti con il personale e all’esterno. L’altra notte – continua – all’ultimo controllo del personale interno alle camere avvenuto all’1.30 tutti di cui io ricevo i report risultavano presenti. La mattina, al cambio turno, un utente di una stanza non rispondeva. Una volta aperta la porta si è trovata la finestra aperta e si presume sia scappato da lì. Evidentemente uscendo dalla finestra ha fatto un percorso di aggancio con altri itinerari ed è riuscito a trovare una zona d’ombra, non coperta dall’istituto di vigilanza presente all’esterno incaricato dal Comune».
Da quanto si apprende, dal Comune conoscono la persona fuggita: si tratta di un 19enne tunisino che è già stato al dormitorio e che ora è ricercato dalle forze dell’ordine. L’unità mobile ieri sera ha effettuato ricerche nelle zone vicine all’hotel Covid e nelle aree frequentate solitamente dal ragazzo, tentando anche di mettersi in contatto con i suoi affetti più cari. Al momento, però, del giovane positivo al Covid non ci sono tracce. Non è da escludere che abbia preso il treno, vista la vicinanza tra il luogo in cui doveva osservare l’isolamento e la stazione di Latina Scalo.