Il soggetto era già stato destinatario, a dicembre 2019, di un altro sequestro per 1,5 milioni di euro, a seguito di accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Velletri che avevano smascherato la sua lucrosa attività commerciale, completamente ignota al Fisco, consistente nella compravendita di immobili acquistati, per lo più, attraverso aste giudiziarie bandite dai Tribunali di Velletri e Latina. Per sfuggire a eventuali controlli, lo pseudo imprenditore si avvaleva di “teste di legno”, alle quali forniva i soldi necessari per l’acquisto delle unità immobiliari e, dopo averne curato la ristrutturazione, si faceva rilasciare una procura speciale per la loro vendita, realizzando cospicui guadagni mai dichiarati al Fisco.
La proprietà degli immobili veniva trasferita “sulla carta” a cinque società costituite appositamente in Croazia, Romania e Regno Unito, utilizzate come “schermo” per aggirare la tassazione dei canoni di locazione percepiti in Italia.
Il sequestro, finalizzato alla successiva confisca “per equivalente”, è stato disposto per un valore che corrisponde all’ammontare delle imposte sui redditi e dell’IVA evase.