I comuni dopo oltre sei mesi di attesa, dalla richiesta di rimodulazione del servizio, già nella prima fase di totale sospensione delle attività didattiche, e nel nuovo anno scolastico, con la richiesta di una proposta di Piano operativo dettagliato e calato sui singoli Istituti scolastici del distretto, al fine di concordare le necessarie azioni nella fase attuale della pandemia, hanno ricevuto a metà ottobre, da parte dell’Ente Gestore R.T. Agorà una proposta ritenuta assolutamente carente sia sul piano delle azioni operative da prevedere nelle diverse situazioni che si verificano nelle scuole con i relativi interventi da dover adottare, sia perchè risultava assolutamente generica e non calata nelle specifiche realtà dei nove istituti comprensivi del territorio come richiesto, considerate le diversificate realtà che sono presenti nei sette comuni.
Le amministrazioni comunali, infatti, a fronte di una disponibilità convinta e concorde sulla necessità di impiegare interamente lo stanziamento previsto nei bilanci comunali e della previsione di una deroga sulle assenze, considerate proprio per la particolarità del periodo e le differenti condizioni sopravvenute, rispetto alla data in cui era avvenuta l’aggiudicazione dell’appalto, alla proposta presentata a metà del mese di ottobre hanno chiesto all’Ente Gestore di fornire un approfondimento della proposta indicando sette punti da dover esplicitare, in particolare specificando le modalità operative adottate nella didattica a distanza e per l’assistenza domiciliare. Richiesta approfondita che è stata oggetto di un confronto con l’Ente Gestore e con le OO:SS. Nel Comitato allargato del 30 Ottobre alla presenza dei sindaci/assessori.
Le amministrazioni comunali del Distretto Rm 6.1 sono dunque liete di riconoscere come le posizioni – mai in realtà divergenti sul merito della questione – abbiano trovato una convergenza chiara anche sulle non semplici incombenze organizzative di una rimodulazione in fase emergenziale che sono state definite nell’incontro di un ulteriore Comitato Istituzionale allargato il 18 Novembre, dopo aver recepito le integrazioni alla proposta del Piano operativo richiesto e dopo un tavolo tecnico attivato con i servizi sociali del distretto che ha recepito la proposta dell’Ente Gestore.
“Ciò che viene chiaramente alla luce nel confronto attivato e nella sintesi raggiunta – dichiarano il sindaco di Grottaferrata, comune capofila del Distretto Socio-Sanitario Rm 6.1, Luciano Andreotti e l’assessora alle Politiche sociali, Tiziana Salmaso, è la volontà di tutte le parti in campo, tanto gli amministratori, le OO.SS rappresentative dei lavoratori e l’Ente gestore, di mettere al primo posto le necessità degli utenti i quali debbono poter continuare a usufruire di un servizio socio-assistenziale di qualità, anche e soprattutto durante questa drammatica fase di emergenza sanitaria e sociale, fondato su una professionalità che non potrà e non dovrà mai prescindere dal lato umano, perno stesso su cui l’intero settore socio-assistenziale e a ruota di seguito i comparti territoriali, i distretti, i singoli comuni e gli operatori di settore, fondano la loro ragione stessa d’esistere”.