L’uomo doveva raggiungere la stazione dal centro città. “Nessuna biglietteria automatica; mi dirigo verso un gabbiotto apparentemente disabitato, dove invece un signore molto gentile non mi da nessuna informazione utile sull’orario dell’autobus e non mi da neanche l’agognato biglietto, mi dice però di recarmi ad un tabacchi a circa 400 mt. dal terminal. Con il dubbio che forse perdo l’autobus, che non so a che ora parte, corro a prendere il biglietto, ricorro a prendere l’autobus e fortunatamente lo prendo in corsa, salgo e cerco la macchinetta obliteratrice ma noto con stupore una vistosa catena anti covid che m’impedisce di arrivarci, nel frattempo un povero sventurato evidentemente con il mio stesso problema, mi chiede una penna che non ho, e neanche lui ce l’ha, e neanche gli altri ce l’hanno”.
“Alle 14.35 sale il controllore, il quale ovviamente mi chiede il biglietto, io ce l’ho e anche mezzo autobus ce l’ha, ma ci voleva la penna per obliterarlo a mano, il controllore mi dice che in tutti i posti del mondo compresa l’Inghilterra dove la figlia studia quasi tutti salgono sull’autobus con il biglietto , ma tutti salgono con la penna. Il controllore mi chiede i documenti, commette qualche errore di copiatura e mi fa una multa con tanto di verbale: 50 euro entro 5 giorni, 100 dopo 6 giorni, 200 oltre i 60 giorni sennò il giudice di pace, ricorso eccetera eccetera.
Ora, tralasciando il fatto che non c’era nessun invito scritto a munirsi di questa benedetta penna, che comunque non dico un set gratis sull’auto, ma almeno la mitica penna con lo spago a mo’ di antifurto potevano pure mettercela con annesso gel antibatterico”.
E infine: “Chiederei alla CSC Mobilità di proteggere l’autista con un barriera in plexiglass, in alternativa di spostare l’obliteratrice oppure lasciare a casa il controllore, perché allo stato attuale si percepisce una forte volontà vessatoria nei confronti dell’utente che sale con il biglietto ma non sempre con una penna, io sono un pendolare e non mi è mai capitata una cosa del genere, credo che chi prende un mezzo pubblico debba preoccuparsi di avere un biglietto con se e non obbligatoriamente anche una penna”.