Trano è il primo firmatario di un atto che ora inizierà il percorso burocratico: sarà incardinata in commissione ambiente, ma potrebbero volerci anni prima dell’approvazione definitiva. Ecco perché la strada alternativa potrebbe essere quella di trasformarla in emendamento da collegare ad altre leggi già in corso di approvazione.
«Vogliamo che chi ha commesso reati non ne commetta altri», ha commentato il deputato, che nella presentazione è stato affiancato dall’esperto di Pontinia Giorgio Libralato e da Cinzia Vaccarini in rappresentanza dei comitati di Aprilia.
La proposta di legge, composta da sette articoli, oltre al Daspo prevede la costituzione di un comitato tecnico regionale che dovrà vagliare procedimenti, mentre tutti gli atti saranno pubblicati su un portale web accessibile a tutti. Addio anche al silenzio assenso: ogni ente coinvolto nelle conferenze dei servizi dovrà esprimere un proprio parere di merito («Tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità», precisa Raffaele Trano). Infine, vengono esplicitate le competenze sui controlli: nero su bianco “chi” deve fare “cosa”.
«Ringrazio i cittadini che mi sono stati vicini, il consigliere di Aprilia Davide Zingaretti per il supporto: questa è una proposta di legge che parte dal basso e che arriva in parlamento dopo aver ascoltato i territori, una dorsale che parte da Pontinia, passa per Aprilia e finisce a Pomezia».
Il testo di legge c’è, ma non è scontata l’approvazione: «Servirà la volontà politica», conclude il deputato.