Una voragine più di 4 milioni e 600mila euro di euro. È il disavanzo ufficiale nel bilancio comunale di Albano. Un ammanco che peserà sui cittadini per i prossimi 15 anni, almeno secondo le stime del locale Partito Comunista che ha diramato una nota che fa il punto della situazione contabile e finanziaria di Palazzo Savelli.
“La maggioranza Borelli-Marini come primo atto ha approvato nel consiglio comuale del 13 novembre un maxi-buco di bilancio un maggiore disavanzo pari a meno 4.619.719 euro… per effetto della determinazione dell’accantonamento a Fondo crediti di dubbia esigibilità”. Vale a dire soldi che spetterebbero all'Ente ma che non possono più essere realmente incassati. “I cittadini di Albano – sottolinea il PC - dovranno pagare questo conto salatissimo nei prossimi 15 anni”.
L'analisi dei comunisti si spinge più addentro, anche dal punto di vista della legge. Ecco cosa dichiara il PC di Albano.
LA “MAGIA” DEI CREDITI INESIGIBILI
“L’accantonamento di crediti inesigibili è il classico metodo utilizzato dalle amministrazioni in dissesto per far apparire “magicamente” i propri conti in ordine. Per contrastare queste pessime pratiche adottate dalle peggiori amministrazioni comunali, sotto la spinta della Corte dei Conti il Parlamento è dovuto intervenire con l’art. 39-quater, comma 1, del Decreto legislativo del 30 dicembre 2019, n. 162 obbligando i comuni “furbi” che avevano scelto il metodo semplificato ad utilizzare il metodo ordinario, che porta allo scoperto montagne di crediti ormai inesigibili”.
BOCCATA DI OSSIGENO SOSPETTA
“Apparentemente – spiega il PC - la norma dà una boccata di ossigeno per salvare i bilanci comunali dal dissesto, anche se nella relazione tecnica sulla legge di conversione al decreto Milleproroghe, il ministero dell'Economia ha giudicato la disposizione in contrasto con l'orientamento della Consulta (la Corte costituzionale, ndr), che ha già avuto modo di evidenziare l'incostituzionalità di soluzioni normative che prevedono il riassorbimento dei disavanzi in archi temporali lunghi, ben oltre il ciclo del bilancio con conseguenze negative in termini di equità intergenerazionale (i nostri figli dovranno pagare l’inefficienza e la spregiudicatezza delle amministrazioni precedenti)”. In pratica, non si può spalmare il presunto ripiano dei conti su periodi ben più ampi dei 3 anni.
CHI CONTROLLAVA CONTI E TASSE?
TARI: MENO DELL'1% RISCOSSA
“Inefficienza per non aver saputo o voluto accelerare le attività di controllo – denuncia il PC -, accertamento e riscossione delle entrate tributarie comunali. Il flop del Comune di Albano nella lotta all’evasione dei tributi comunali è stato certificato dall’Organo di revisione che attesta “non si possono ritenere conseguiti i risultati attesi”. Ad esempio, con riferimento alla TARI (tassa comunale sui rifiuti, ndr) il riscosso sull’accertato è pari allo 0,95% (6.878 euro riscossi rispetto ai 727.451 accertati). Ricordiamo che il Partito Comunista ha denunciato inascoltato un’altissima evasione della TARI: ad Albano 22.809 soggetti (17.109 famiglie residenti, 2.200 seconde case e 3.500 attività economiche) dovrebbero pagare la TARI. Invece, a pagare la tassa sui rifiuti sono solo 18.700 utenze”.
“PRIMA DELLE ELEZIONI DISSERO CHE I CONTI ERANO IN ORDINE…”
“Spregiudicatezza – affondano ancora i comunisti albanesi - per aver approvato il bilancio solo pochi mesi fa (prima delle elezioni) sostenendo che i conti erano in perfetto ordine. Passata la festa, gabbato lo santo!!! Ripianare questo debito di 4,6 milioni di euro costituisce un’ipoteca sui bilanci del Comune di Albano dei prossimi 15 anni. La legge è precisa! - insiste il PC -: è possibile utilizzare economie di spesa riducendo gli stanziamenti di spesa per destinare le riduzioni al finanziamento del disavanzo a decorrere dall'annualità 2021 così come prescritto dalla norma sopra richiamata”. Cioè solo dal prossimo anno si potranno tagliare le spese per tamponare il buco di bilancio. Ma che tipo di tagli? Spiega ancora il PC: “Le economie di scala altro non sono che riduzione della spesa per servizi (scuola, istruzione, manutenzione delle strade, cultura, servizi sociali e assistenza agli anziani e ai disabili) oppure ulteriore aumento delle imposte comunali, delle multe, delle gabelle comunali. In sintesi, questo buco di bilancio aumenterà la decadenza e il declino del comune di Albano. Il tutto ovviamente dovrà fare i conti con i danni al tessuto socio economico determinati dalla pandemia Covid-19 – concludono i comunisti - i cui riflessi non saranno di certo a breve e medio termine”.