A quanto apprendiamo, il Comune di Pomezia sta da tempo eseguendo la ricognizione catastale degli immobili e delle utenze interne del borgo, in particolare riguardo alla Tari. Si starebbe inoltre valutando un’eventuale occupazione di suolo pubblico da parte della società, proprietaria di gran parte degli immobili racchiusi nel borgo.
Non è tutto: piazza Indipendenza si prepara a presentare un contro-esposto presso la Procura della Repubblica di Velletri “alla quale andranno devolute tutte le questioni apprese nell’ambito dell’esposto proposto dalla Nova Lavinium srl presso il Comando dei Carabinieri di Pomezia”. Lo scorso 30 luglio, infatti, la società ha presentato alla caserma di via Roma un ampio fascicolo in cui, rappresentando quanto emerso fino ad allora e giudicando “strumentalizzato”, da parte del Comune, il contenuto di un’ordinanza del Tar che imponeva la rimozione del primo cancello che chiudeva il borgo, si annunciava il posizionamento di una seconda cancellata a tutela della “proprietà privata”. Anche questa ulteriore barriera, peraltro, è stata recentemente tolta dalla Nova Lavinium, che ha ottemperato all’ordine di rimozione imposto dal dirigente all’Urbanistica.
Veniamo infine all’ultima settimana: il 21 ottobre scorso il Comune di Pomezia ha affidato all’avvocato Luigi Leoncilli l’incarico di redigere le contro-deduzioni relative a quanto la srl ha riferito ai carabinieri. Il contenuto dell’esposto in Procura, al momento, non è noto.