Sono in stato di agitazione e sarebbero pronte a incrociare le braccia le insegnanti delle scuole dell’infanzia comunali di Pomezia, che lamentano la necessità di potenziare il personale per far fronte alle eventuali assenze delle maestre, evitando il passaggio delle supplenti su plessi e classi diverse e quindi limitando i rischi dovuti all’emergenza coronavirus. Da alcuni giorni la Cisl Funzione Pubblica è in contatto con l’amministrazione comunale pometina e con gli uffici: la delegazione trattante si è tenuta mercoledì scorso ma non ci sarebbero stati passi in avanti sulla vicenda. A quanto pare si va verso una giornata di sciopero delle maestre nel mese di novembre.
La richiesta è che venga aumentato l’organico e che sia messa in atto un’organizzazione più efficiente per far sì che una maestra assente venga prontamente sostituita, evitando che siano le colleghe o le insegnanti di sostegno a doversi occupare delle classi “scoperte” facendo passaggi da un plesso all’altro pericolosi per il rischio di contagio.
Secondo l’assessore alla Scuola Miriam Delvecchio, tuttavia, le procedure previste in questi casi vengono già rispettate. «Per le scuole dell’infanzia comunali, come già spiegato – afferma – non è stato necessario alcun ridimensionamento delle classi visti gli ampi spazi a disposizione: tutte le classi rispettano dunque le misure previste dalla normativa. Il potenziamento delle supplenze è previsto, sempre secondo la normativa, esclusivamente in caso di ridimensionamento delle sezioni o per progetti di didattica alternativa, e nessuna di queste due condizioni sussiste nelle nostre scuole dell’infanzia».
«In caso di assenze improvvise per malattia – aggiunge l’assessore – la procedura amministrativa di entrata a scuola per le educatrici supplenti non può avvenire il giorno stesso per evidenti questioni amministrative, è quindi la scuola a doversi organizzare internamente rispettando i protocolli. Per le supplenze su più giorni si ricorre alle MAD (Messa a Disposizione) 2020/2021 come previsto dal regolamento in vigore. L’Amministrazione rimane aperta al confronto con le rappresentanze sindacali per trovare una soluzione condivisa al fine di proseguire l’anno educativo nella massima sicurezza per tutti».
Per il coordinamento locale del centrodestra, invece, il Comune non sta facendo tutto ciò che è in suo potere. La richiesta è di un “immediato intervento da parte dell’ente comunale al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori della scuola, al momento in estrema difficoltà, per evitare che siano vanificate le norme anti Covid”. “Ci sono assistenti educativi – denuncia il centrodestra pometino – che per sopperire alle assenze per malattia, legge 104, ferie e articoli previsti dal CCNL, isolamento fiduciario e positività al Covid di alcuni insegnanti, mantengono la propria presenza in diverse classi e in diverse scuole aumentando così i rischi di contagio. Le sostituzioni delle docenti vengono sopperite spesso dalle insegnanti di sostegno, ledendo così il diritto dei bambini che necessitano di questa figura”.
Nel frattempo, i consiglieri comunali di minoranza che siedono nella commissione Scuola (Mengozzi, Pagliuso e Stazi) ne hanno richiesta la convocazione immediata. “Il potenziamento del corpo docenti – sottolinea il consigliere Mengozzi – rappresenta uno strumento necessario, e peraltro previsto dalle leggi attuali, per evitare promiscuità tra le classi e attuare una strategia di prevenzione contro il rischio contagio Covid-19. Dalle parole dei sindacati sembrerebbe emergere anche l’utilizzo delle insegnanti di sostegno per coprire le classi in assenza di altri docenti: un fatto grave e sbagliato, perché elimina la strategia di protezione delle classi che è elemento fondamentale per continuare a tenere aperte le nostre scuole”.