Sono tornate le lunghe file di ambulanze davanti all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Per ogni paziente sospetto Covid si registrano circa 7 ore di attesa a causa del reparto saturo.
Questo crea diversi problemi. Innanzitutto il paziente rimane a lungo in ambulanza prima di essere visitato, più di qualunque blocco si possa verificare al pronto soccorso e il personale sanitario a bordo trascorre le ore di attesa vestito con tute contenitive con i conseguenti e immaginabili disagi. Inoltre, il blocco delle ambulanze determina un vuoto nei territori. Insomma, ci potrebbe essere una stretta correlazione tra un paziente che non viene soccorso per un incidente o un malore in casa e questa particolare emergenza che vede mezzi bloccati per almeno 7/10 ore davanti al Pronto Soccorso Covid.
Non sono solo “macchine” ad essere bloccate, non sono solo “lavoratori” immobili né “solo” 10 pazienti che attendono per ore, perché numericamente, a simili disagi la sanità ha spesso fornito precedenti. Ma in fila, davanti all’ospedale, quando ci sono 10 ambulanze ferme si traduce in circa un milione di euro di strumenti sanitari spenti; sono 30 tra infermieri, soccorritori, autisti, tutte professionalità formate, addestrati per salvare le vite, immobili che non possono soccorrere nessuno; sono, a pieno carico, circa 500 litri di ossigeno chiusi nelle bombole; sono dieci territori che rimangono potenzialmente scoperti in quasi tutta la provincia con il rischio di vedere pazienti in attesa di un soccorso che potrebbe arrivare tardivamente. Non pazienti Covid, ma arresti cardiaci, incidenti, malori improvvisi.
Il tutto di fronte ad una struttura che solo ora sta adeguando i suoi locali in una forsennata corsa contro il tempo, con operai vestiti con tute anti-contaminazione che lavorano nei fine settimana con maggiori costi per l’azienda. Maggiori costi anche per trovare rimpiazzi all’ultimo istante per le ambulanze mancanti, maggiori costi per il personale bloccato per ore senza possibilità di cambio. Maggiore costo sociale, sanitario, economico e conseguenze dal punto di vista dell’immagine della struttura ospedaliera stessa che non può che generare altre preoccupazioni alla cittadinanza.
Questo è un primo esempio di come il Covid non sia solo una malattia per chi ne viene infettato, ma un potenziale disastro per il sistema sanitario in generale, in tutte le sue ramificazioni, a cominciare da quella prima linea sempre caldissima che è il sistema di emergenza-urgenza.