Da Pomezia a Ladispoli, passando per il comprensorio dell'area metropolitana romana, il momento è critico per il settore del commercio. Se si pensa che ad Ostia e Fiumicino, località balneari che vivono anche oltre l'estate con la ristorazione, la perdita del posto di lavoro lambisce 5mila persone tra diretti e indotto, la domanda che si pongono in molti è: che ne sarà di questi lavoratori? Intanto i commercianti si sono mobilitati, sono scesi in piazza a Ciampino, Ostia, Fiumicino e sabato a Ladispoli, rivendicano il diritto di lavorare. «L'aerea della provincia sta subendo gravi conseguenze - afferma Sergio Protopapa di Area PMI - il litorale romano è uno dei pochi in Italia che vive anche nelle stagioni invernali e con Roma vicino il fine settimana si riversano sulla costa per mangiare e trascorrere i weekend. Così - continua - si rischia di mandare al macero quella che in estate, dopo il lockdown, era stata una stagione positiva, con numeri che avevano incoraggiato e galvanizzato ristoratori e commercianti. La ristorazione sul nostro litorale, in particolare nei weekend, fa registrare ricavi importanti tali da garantire stipendi e costi. Se il governo non prenderà misure sufficienti e rapide molti di loro non apriranno più».
Sergio Protopapa di Area PMI
«Ristoratori del litorale romano rischiano di non poter riaprire, servono aiuti»
