“GB PASTINE”: CITTADINI ANCORA ESCLUSI
Domani, mercoledì 28 ottobre, si riunirà la Commissione Aeroportuale dell’aeroporto di Ciampino. Una seduta importante, visto che la Commissione dovrà decidere se rendere definitiva o meno la rotta di decollo, che da quasi due anni sta colpendo duramente gli abitanti di Santa Maria delle Mole. Una riunione che però è in palese contrasto proprio con lo studio sopra citato. Infatti, non è prevista all’incontro la partecipazione dei cittadini.
Lo studio europeo riguarda proprio l’impatto dell’inquinamento acustico prodotto dal traffico aereo sulle comunità che risiedono in prossimità degli aeroporti presenti sul suolo dell’Unione Europea. La ricerca è stata pubblicata sul sito internet dell’europarlamento.
L’EUROPARLAMENTO CHIEDE DI COINVOLGERE I CITTADINI
Viene raccomandato il massimo coinvolgimento delle comunità dei residenti nell’intorno aeroportuale nelle decisioni relative alle rotte, alle restrizioni del volo notturno, ai limiti del rumore. Sul caso torna ad esprimersi il Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (C.R.I.I.A.C.): «Il mantenimento della capacità operativa degli aeroporti comunitari non può essere garantito a spese della salute e dei diritti dei residenti – affermano gli attivisti -. Questi princìpi fanno parte delle buone pratiche da sempre sollecitate dall’Unione Europea in casi del genere. Da noi invece i cittadini sono sempre gli ultimi a sapere e gli ultimi ad essere coinvolti nelle decisioni che li riguardano, da chi gestisce aeroporti e trasporto aereo. Nel nostro Paese la partecipazione dei cittadini alle Commissioni Aeroportuali che, in ogni aeroporto, sono decisive per la limitazione dell’inquinamento prodotto dagli aerei, è addirittura non prevista per legge».
STUDIO FRUTTO ANCHE DELL’IMPEGNO DELLA GENTE DI CIAMPINO
Lo studio del Parlamento Europeo è stato ordinato a seguito di cinque petizioni di cittadini europei. «La prima della lista – sottolinea il CRIIAC – è quella firmata da 23 cittadini che vivono intorno all’aeroporto di Ciampino, presentata dal nostro Comitato nel 2015 a Bruxelles, nella seduta della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo. Le altre petizioni riguardano gli aeroporti di Berlin-Tegel, Liège, Cologne/Bonn e Budapest».
SALUTE: I DATI PEGGIORANO
Lo studio inoltre ribadisce i danni alla salute umana, sottolineando l’aggravamento della situazione per coloro che vivono nei pressi degli aeroporti: “I dati sulla correlazione tra esposizione al rumore degli aerei e ipertensione, cardiopatia ischemica negli adulti, sono aumentati negli ultimi anni. Inoltre, il rumore degli aerei, a causa della sua intensità, della posizione della sorgente e della sua variabilità e imprevedibilità, può avere un effetto negativo sulla capacità cognitiva dei bambini e sulla comprensione della lettura rispetto, ad esempio, al rumore del traffico stradale, che è caratterizzato da un’intensità più costante”. Questi risultati, riporta il documento europeo, “suggeriscono che alti livelli di rumore degli aerei sono associati ad un aumentato rischio di ictus, malattie coronariche e cardiovascolari. A questo proposito, uno studio retrospettivo multi-aeroportuale ha rilevato un’associazione statisticamente significativa tra l’esposizione al rumore degli aerei e il rischio di ospedalizzazione per malattie cardiovascolari tra le persone anziane che vivono vicino agli aeroporti. È stato anche riscontrato che “il rumore notturno degli aerei aumenta la prescrizione di farmaci antipertensivi e cardiovascolari, specialmente se prescritti in associazione con farmaci ansiolitici”.
SI RACCOMANDA MASSIMA ATTENZIONE
Perciò lo studio raccomanda di mettere in atto tutte le misure possibili per mitigare il rumore, ricordando che è necessario dotarsi di leggi e regolamenti sul rumore, di strumenti di controllo e di sanzione contro le inadempienze. A questo proposito, vengono citate alcune buone pratiche adottate negli aeroporti di Vienna e di Francoforte, che riguardano anche il coinvolgimento dei cittadini nelle misure di mitigazione. «Certo non possono citare nessuna buona pratica da parte di chi gestisce e di chi dovrebbe controllare l’aeroporto di Ciampino – lamenta il Comitato CRIIAC -. Da quasi due anni, forse anche in contrapposizione con il decreto per la riduzione dei voli a Ciampino, firmato dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ENAC e AdR hanno fortemente voluto una nuova rotta di decollo “sperimentale”, sostenendone, anche davanti al TAR, la minore rumorosità. Questa rotta, che passa a 250 metri di altezza sulle teste degli abitanti di Santa Maria delle Mole, ha reso invivibile la situazione dei residenti e di chi studia e lavora in questa popolosa frazione di Marino». Domani 28 ottobre, dopo mesi di rinvii, la commissione aeroportuale, diretta da ENAC, si riunirà per decidere sulle rotte. «Confidiamo che i rappresentanti istituzionali che saranno presenti – conclude il CRIIAC -, e cioè Ministero dell’Ambiente, Regione, Città Metropolitana, comuni di Ciampino, Marino e Roma portino la voce dei cittadini, votando contro l’attuale inaccettabile rotta».
QUI si può consultare il documento del Parlamento Europeo.