Agivano in branco e aggredivano le prostitute, picchiandole per rapinarle. Tre giovanissimi, due 18enni romani e un 19enne di origini indiane, sono stati arrestati all’alba di oggi dai carabinieri che, al termine di un’articolata indagine, li hanno individuati come responsabili di almeno tre episodi di aggressione avvenuti sulla via Ardeatina. In un caso, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, una delle vittime è stata anche costretta a subire atti sessuali da parte di uno dei tre indagati, che dovrà rispondere anche di violenza sessuale aggravata.
Le indagini hanno preso il via dalle denunce presentate proprio dalle prostitute, che non hanno esitato a rivolgersi ai carabinieri della Compagnia di Pomezia dopo le violenze subite. I primi due episodi contestati agli indagati risalgono a giugno scorso: agendo sempre di notte e in gruppo, i malviventi hanno avvicinato due ragazze straniere che si prostituivano lungo la via Ardeatina, colpendole con calci e pugni e minacciandole di morte per farsi consegnare la borsetta o direttamente i soldi, circa 300 euro. Il mese successivo il “branco”, con le stesse modalità, ha messo a segno la terza rapina ai danni delle stesse vittime, a cui hanno sottratto circa 400 euro. Quella stessa notte di luglio, una pattuglia dei carabinieri aveva controllato un gruppo di ragazzi che camminavano al buio lungo la strada provinciale; alcuni di questi, sprovvisti di documenti, hanno fornito ai militari false generalità, mentre gli altri sarebbero poi risultati essere proprio gli attuali indagati.
Le condotte dei tre giovani, che ora si trovano due in carcere e due agli arresti domiciliari, sono state giudicate dagli inquirenti di “notevole e allarmante pericolosità sociale”. “In base alle testimonianze rese dalle vittime e alle identificazioni, i Carabinieri hanno fornito all’Autorità Giudiziaria un quadro indiziario assolutamente solido – si legge in una nota del Comando provinciale dell’Arma – tale da far ravvisare nelle condotte tenute dai giovani una notevole ed allarmante pericolosità sociale, soprattutto in considerazione della giovanissima età degli indagati, appena maggiorenni, nonché della violenza, dell’aggressività e dell’azione in gruppo che ha contraddistinto la loro condotta criminale. Condividendo pienamente le risultanze delle investigazioni dei Carabinieri, la Procura della Repubblica di Velletri ha richiesto e ottenuto l’odierna ordinanza di custodia cautelare”.