Dopo la manifestazione contro il Dpcm di ieri pomeriggio, il Sindaco Damiano Coletta ha chiarito alcuni punti. Prima di tutto si è detto disponibile ad ascoltare i rappresentanti delle categorie, ma contrario alla strumentalizzazione che è stata fatta della manifestazione. Durante la protesta, infatti, sono comparsi anche fumogeni, botti e petardi e alcuni esponenti di estrema destra hanno protagonizzato la manifestazione. Ha chiarito, poi, che senza un provvedimento del Governo non è possibile per il Comune ridurre le tasse comunali, né è possibile firmare un’ordinanza meno restrittiva rispetto a quanto deciso dal premier Giuseppe Conte.
INIZIATIVA “SPORCATA”, ALCUNI HANNO STRUMENTALIZZATO IL MALCONTENTO
«C’è stata una manifestazione qui a Latina in piazza del Popolo, che originariamente era stata organizzata dal settore dei commercianti, dei rappresentanti delle palestre e dei parchi giochi – ha spiegato Coletta – . C’era molta gente in piazze e c’era anche, a mio avviso, una parte della gente che era lì solamente per strumentalizzare il malcontento. Questo lo dico senza alcun dubbio perché quelle persone che hanno alimentato il malcontento proferendo insulti di ogni tipo non hanno fatto altro che tentare di sporcare un’iniziativa di protesta che ci sta in un momento come questo e va rispettata. Ho apprezzato la presa di distanza da parte di coloro che hanno pensato la manifestazione che sarebbe dovuta avvenire in altro modo e ho apprezzato il fatto che poi siamo riusciti a parlare anche in un altro spazio. L’ho fatto anche davanti a tutti perché lì in mezzo a tutta quella gente c’era tanta gente disperata che meritava il massimo rispetto.
COSA NON PUO’ FARE UN SINDACO
«Devono essere chiariti alcuni passaggi che riguardano gli strumenti che un sindaco ha a disposizione per tutelare la propria comunità. Qualcuno aveva parlato di un’ordinanza da parte dei Sindaci che superasse le disposizioni del governo centrale. Il Sindaco non ha questa possibilità di fare ordinanze di riapertura, ma solo ulteriormente restrittive. I nostri strumenti sono quelli di rappresentare nelle sedi opportune e governative insieme alle associazioni di categoria il malcontento, chiedendo il prima possibile forme di risarcimento e di indennizzo. Altra cosa che va chiarita è la possibilità di ridurre la tassazione, cosa che è stata fatta durante il lockdown in cui la nostra amministrazione ha ridotto del 25% la quota variabile della Tari e del 25% la quota fissa della Tari grazie a una disposizione del Governo centrale perché queste tassazioni fanno parte di norme che vengono dal governo centrale e che quindi i comuni non possono annullare perché non ha questa facoltà. Ha la facoltà di dilazionarle e ridurle solo se il governo lo stabilisce con un provvedimento».
«SENSIBILIZZEREMO ALL’ASPORTO E ALLA CONSEGNA A DOMICILIO»
«Rispetto all’impegno che ho garantito davanti a tutti coloro che in una giornata come questa mi hanno mostrato la loro disperazione che continuerò a fare il possibile, come fatto anche dopo le nuove regole dell’ordinanza regionale. Su questa disposizione delle ore 18 abbiamo provato a muoverci tramite le regioni, ma è stato deciso in altro modo. Adesso dobbiamo pensare al domani e chi è in una posizione di maggiore debolezza lo dobbiamo aiutare. Studieremo forme di sensibilizzazione – conclude Coletta – per la comunità per incentivare l’uso dell’asporto e del domicilio».