Nell’ultimo sopralluogo all’inizio di ottobre, la Polizia locale aveva constatato “la presenza di una considerevole quantità di rifiuti di ogni genere (quali: scarti edili, mobili, carcasse di elettrodomestici, plastica, legname, guaina bitumata, pneumatici e materiale umido), che rendono insalubre e invivibile tale sito”; “[…] la permanenza di alcune decine di persone […]”; e “[…] lo stato attuale dei manufatti ove alloggiano detti occupanti è diventato estremamente pericoloso, in quanto la copertura degli stessi risulta in più punti interessata da locali cedimenti che, nel tempo, causa la mancata manutenzione e le infiltrazioni di acqua piovana che ne compromettono la stabilità, possono comportare ulteriori cedimenti della copertura con grave pregiudizio dell’incolumità delle persone che vi sostano”.
Il sopralluogo era stato chiesto dalla stessa società, impossibilitata a rispettare la precedente ordinanza del sindaco: “ad oggi ci è inibito l’ingresso nell’area di nostra proprietà a causa della presenza, in alcune zone, di occupanti abusivi che minacciano le persone entranti, aumentati notevolmente negli ultimi giorni”, si legge nella nota inviata al Comune. Da qui l’ordinanza. Per ora viene assegnato agli occupanti il termine di 15 giorni per andarsene spontaneamente, poi interverrà la forza pubblica. A preoccupare è anche la presenza di amianto che dovrà essere smaltito secondo le procedure di legge.