“Le Sue parole sono per me un seme che darà frutti”, così scriveva Morricone al suo maestro nel 1957 in una delle due lettere manoscritte conservate nell’Istituto di Latina. Sono gli anni di avvio di carriera di Morricone, con i primi arrangiamenti di musica leggera e le collaborazioni in Rai. Morricone si era diplomato in composizione tre anni prima, nel 1954 al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, proprio nella classe di Petrassi. Il legame con la composizione di musica classica non verrà mai abbondato per tutto l’arco della sua lunga vita; produsse infatti un importante numero di lavori di musica “assoluta” e partecipò come trombettista dal 1964 al 1980 all’esperienza del GINC – Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, formazione d’avanguardia che si dedicò alla sperimentazione e all’improvvisazione.
Fra i documenti che hanno interessato Tornatore, anche una serie di manoscritti riguardanti appunti, revisioni e stesura di opere di Petrassi degli anni Cinquanta (fra cui l’opera Il Cordovano del 1958 e il Quinto Concerto per orchestra del 1955), nel periodo in cui Morricone fu suo allievo al Conservatorio di Roma.