EMILIO CIANFANELLI: “Lo Spolverini diventerà una ‘grande industria’ della salute”
1 – Qual è il punto di forza del suo programma, cosa intende fare nei primi 100 giorni da sindaco?
“Il primo giorno da Sindaco, non dopo 100, chiederò alla ASL di pubblicare i concorsi e assumere i medici per l’Emodinamica, all’Anas di realizzare la viabilità alternativa prima che venga consegnato il cantiere del Ponte, al Dipartimento Infrastrutture della Regione Lazio di investire su via Perlatura e via Vallericcia 1.2 milioni di euro provenienti dal ribasso d’asta di Via Vallericcia I° lotto, alla Sovraintendenza ai Beni Archeologici di rimuovere l’immotivato blocco del cantiere di Vallericcia, al Sindaco Borelli di Albano di concordare il raddoppio di Via Ginestreto, già finanziato e infine di pubblicare il concorso da Dirigente dell’Area tecnica per non bloccare la città. Sono 6 cose immediate che farò già il 6 ottobre se sarò eletto Sindaco. Perché non c’è tempo da perdere. E poi dovremo ricostituire necessariamente una macchina amministrativa distrutta negli ultimi quattro anni. In tutte le strutture comunali dovremo avere dirigenti e dei funzionari pronti a ripartire. Abbiamo un grande capitale umano nel Comune che è stato svilito in questi quattro anni. Dobbiamo potenziarlo e rafforzato con altre figure. Attenzione poi, abbiamo un altro aspetto da prendere subito di petto: con gli altri Sindaci dei Castelli dobbiamo fronteggiare l’emergenza Covid che non solo non è finita ma sta avanzando. Un coordinamento maggiore tra i comuni significa avere una maggiore incisività e poter dare risposte migliori per la salute dei nostri concittadini. So di quello che parlo, sono stato un chirurgo ospedaliero.
2 – I temi caldi di Ariccia: potenziamento di Spolverini e nuovo ospedale e ponte di Ariccia. Cosa ha in programma di fare?
“Sullo Spolverini abbiamo le idee molto chiare. Siamo stati gli unici a parlarne anche nel primo turno a differenza degli altri candidati. E’ la struttura più importante di integrazione sociosanitaria su cui, oltre alla risposta per la salute delle persone più fragili, dobbiamo anche farlo diventare una grande industria della salute che dà occupazione, che occupa medici, infermieri, personale sanitario. Da una struttura abbandonata che abbiamo preso dall’azienda sanitaria locale vogliamo trasformarla in un’industria della salute che si ponga a servizio della medicina del territorio, del medico di base e che protegga l’ospedale dei Castelli dall’affollamento di richieste di assistenza considerate ‘improprie’. Per l’ospedale dei Castelli invece dobbiamo attuare ciò che era previsto nell’accordo di programma: l’ospedale ancora non funziona come dovrebbe perché è necessario un potenziamento della pianta organica e soprattutto un aumento dei posti letto e delle specialità da offrire. Abbiamo il parco della salute ossia tutta quella parte di edilizia privata di cui il Comune è proprietario in parte per 45 mila mq che è una cubatura coerente con il nuovo ospedale, quindi il nuovo ospedale diventerà un grande ospedale se ha un centro congressi se ha un albergo per dimissioni protette e per i parenti dei degenti, se ha una foresteria per ospitare gli iscritti alla facoltà di medicina, alla facoltà di scienze infermieristiche e se ha anche una relativa offerta commerciale per la ristorazione. Vogliamo dall’ospedale dei Castelli nuovi servizi per i pazienti, per i familiari, per i cittadini, e vogliamo creare occupazione. A differenza di altri abbiamo le idee molto chiare.
3 – Quali sono gli aspetti positivi della città da cui ripartire?
“La città è ricca ed ha molti aspetti positivi, le cosa più importanti che dobbiamo valorizzare sono lo Spolverini per trasformarlo in casa della salute, l’area archeologica per realizzarne una frazione del parco dell’Appia antica e chiaramente investire totalmente sul nuovo ospedale dei castelli, soprattutto chiedendo alla regione di arrivare a 400 posti letto. E poi quei piccoli interventi per il centro storico e in tutte quelle zone che sono state abbandonate dal mio sfidante negli ultimi quattro anni in cui ha governato. Molti lo sanno, ho 72 anni. Sono un pensionato, ho già fatto il Sindaco. Ma domando ai lettori del Caffè: per scalare una montagna che scarpe usereste? Una paio forse più vecchie, ma comode per camminare e arrivare in vetta o un paio di mocassini nuovo, stretti, che vi fanno male e inciampare? Ecco, io sono quelle scarpe più vecchie. Forse saranno meno belle ma quella scarpe, e solo quelle scarpe, ci aiuteranno ad arrivare alla vetta”.
GIANLUCA STACCOLI: “Il nuovo ospedale dei Castelli sarà operativo al 100%, con tutte le sale operatorie funzionanti”
1 – Qual è il punto di forza del suo programma, cosa intende fare nei primi 100 giorni da sindaco?
“Il mio è un programma serio fatto di azioni concrete e visibili. Nei primi 100 giorni mi impegnerò a restituire ad Ariccia decoro e dignità iniziando dalla cura e dall’attenzione di parchi, aree verdi e strade comunali. Contestualmente mi dedicherò al problema dei parcheggi con la redazione di un nuovo piano di mobilità per rendere più vivibili e fruibili i quartieri periferici ed il centro storico. Presterò inoltre molta attenzione alle scuole, che ospitano i nostri figli e il nostro personale docente e non docente, e verificherò subito se sono in sicurezza e se sono state sottoposte all’esame di vulnerabilità sismica. Per fare ciò è fondamentale valorizzare il Capitale Umano a disposizione dell’Ente. Lavorerò quindi sin da subito per creare un clima di collaborazione tra amministratori e personale comunale. In questo modo miglioreremo la qualità dei servizi erogati con conseguenti benefici per cittadini e imprese. Oggi la comunicazione è uno strumento indispensabile. Per questo ho intenzione di istituire l’Ufficio Relazioni col Pubblico perché nel 2020 è assurdo che un cittadino debba prendersi un giorno di ferie dal lavoro per avere delle informazioni”.[
2 – I temi caldi di Ariccia: potenziamento di Spolverini e nuovo ospedale e ponte di Ariccia. Cosa ha in programma di fare?
“Come Sindaco mi batterò per avere un ospedale vero e completo. Al di là delle beghe della politica mi interessa che il nuovo ospedale dei Castelli abbia tutte le camere operatorie in funzione e che il pronto soccorso sia potenziato per diminuire le liste di attesa. Mi interessa che per un infarto o per un ictus, che sono le principali cause di morte, non si debba ricorrere a Tor Vergata o ad altri ospedali. Per quanta riguarda il Ponte di Ariccia poi, non abbiamo dubbi: ci incontreremo immediatamente con i vertici dell’ANAS e troveremo subito una soluzione per quello che rappresenta il biglietto da visita di Ariccia”.
3 – Quali sono gli aspetti positivi della città da cui ripartire?
“Ariccia possiede un capitale artistico , paesaggistico, culturale ed enogastronomico di grande pregio. Ho idee e progetti importanti per sostenerlo. Valorizzandolo, avremo delle importanti ricadute dal punto di vista economico ed occupazionale. Vede, firmando il programma elettorale con i responsabili delle liste che mi sostengono, ho siglato un patto con tutta la Città. Chi ha avuto modo di leggere il programma e le liste elettorali presentate, si è accorto che come coalizione abbiamo scelto la linea del rinnovamento, dal punto di vista anagrafico e delle idee. E lo abbiamo fatto perché vogliamo adeguare velocemente l’Amministrazione Pubblica ai bisogni e alle esigenze dei nostri concittadini. Noi siamo pronti a rappresentare una classe di amministratori in grado di sburocratizzare l’Ente Pubblico, chiamato ad affrontare il tema della digitalizzazione dei dati e dei servizi, cosi come richiesto a gran voce dai cittadini e dalle imprese. Il nostro è un gruppo forte, coeso, capace di miscelare azione ed esperienza. Non abbiamo tempo né voglia di cadere nei soliti tranelli dei politicanti del passato: noi alle critiche che ingenerosamente abbiamo ricevuto rispondiamo con proposte concrete per il presente ed il futuro della nostra amata Ariccia. I punti del nostro programma sono chiari: valorizzazione del patrimonio comunale, decoro urbano, scuola, sociale, sicurezza, viabilità e parcheggi, servizi ai cittadini, lavoro, turismo e cultura, sport. Abbiamo le idee chiare su ogni singolo punto e, se i cittadini ci appoggeranno, garantiremo competenza, valori e passione per il futuro di Ariccia”.
A cura di Laura Alteri