Dopo numerose segnalazioni di cittadini e residenti, raccolte dal movimento ecologista Ecoitaliasolidale in una denuncia presentata al sindaco di Ardea, ai carabinieri forestali, alla polizia locale e all’Arpa Lazio, ieri pomeriggio è scattato il sequestro. Chiusa una porzione di strada a ridosso di un’oasi sportiva tra le più prestigiose del Lazio, il Mare di Roma Golf Club, e alcune aree a ridosso del canale in prossimità delle abitazioni.
L’11 settembre una delegazione composta da Piergiorgio Benvenuti e da Giuliana Salce, responsabile regionale del movimento ed ex campionessa del mondo di marcia hanno effettuato un sopralluogo nella zona verificando la presenza di una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto, che peraltro in caso di incendio avrebbe causato un disastro ambientale di ampie proporzioni.
Il giorno seguente, con le immagini riprese da telecamere e con foto il movimento ecologista EcoItaliaSolidale ha formalmente presentato una denuncia al sindaco di Ardea, alla polizia locale, ai Carabinieri Forestali e all’Arpa Lazio per sollecitare un immediato intervento, l’accertamento del grado di inquinamento prodotto nel terreno e nello specchio di mare adiacente, ma anche la richiesta di bonificare l’area e metterla in sicurezza attraverso adeguati controlli compresa la videosorveglianza.
Dopo la denuncia in pochi giorni le Istituzioni si sono attivate e la polizia Locale coordinata dal comandante Sergio Ierace, ha apposto i sigilli sequestrando la vasta area.
«Oltre ad essere un problema di tipo ecologico, sanitario e di degrado, si sono sversati nel tempo materiali e rifiuti tossici in uno spazio verde – dichiara Giuliana Salce responsabile regionale di Ecoitaliasolidale – che di fatto impedisce a giovani e meno giovani che vogliono fare sport all’aria aperta di svolgere la propria attività fra cumuli di rifiuti».
«Ora ci attendiamo la bonifica dell’area – aggiunge Piergiorgio Benvenuti – trovare i responsabili, ma anche controllare che uno scempio ambientale di tali proporzioni non si ripeta, ma anzi che tale spazio verde possa essere riqualificato ed utilizzato per fini sportivi e ricreativi dai cittadini».