La Lega, in sostanza, proponeva al Consiglio comunale pometino di “inviare formale diffida” alla sindaca Raggi “affinché eviti di trasferire gli sgomberati nelle zone di confine con il comune di Pomezia”, nonché di “esprimere ferma contrarietà all’utilizzo di immobili pubblici e privati da destinarsi all’accoglienza delle persone sgomberate dal campo rom di Castel Romano”.
Nel testo definitivo della mozione, approvata con un emendamento del Movimento 5 Stelle, oltre all’aggiunta di alcune richieste al Comune di Roma relative alla bonifica ambientale dell’area, gli indirizzi della Lega sono stati cancellati e sostituiti dalla “contrarietà alla realizzazione di nuove aree ghetto sul territorio del Comune di Pomezia e di tutta la Regione Lazio”.
LA LEGA: «PROPOSTA ANNACQUATA»
«Hanno modificato il testo della nostra proposta – afferma il consigliere leghista Fabio Fucci – forti dei numeri della loro maggioranza, stravolgendone totalmente il contenuto e, cosa ancor più grave, togliendo tutti i passaggi incisivi in cui si esprimeva l’indisponibilità della Città di Pomezia ad ospitare i rom sgomberati. Al momento del voto per protesta siamo usciti. La loro annacquata proposta, vuota di ogni decisione, se la potevano votare da soli».
M5S: «LA LEGA FA SOLO PROPAGANDA»
Di tutt’altro avviso, chiaramente, i 5Stelle, che accusano la Lega di Pomezia di fare solo propaganda. «Nemmeno di fronte al nostro emendamento, di buon senso e pragmatico, la Lega ha saputo per una volta svincolarsi dalla propaganda elettorale e ha deciso di non votare, voltando di fatto le spalle alla nostra Città e al nostro territorio», scrive il M5S di Pomezia su facebook.
Secondo la maggioranza, l’emendamento «smaschera una proposta di deliberazione inattuabile e del tutto inefficace, si fonda sul piano di superamento del modello dei campi rom che la Capitale sta attuando, in linea con quanto prevede la normativa europea e d’intesa con Prefettura e Procura, e che sta portando alla chiusura graduale anche di altri siti, come l’insediamento della Barbuta (al confine con un altro comune, quello di Ciampino) e quello della Monachina». «Ancora una volta, laddove la sinistra, che quel campo l’ha portato a Castel Romano, e la destra, che ha speso tanti soldi per lasciare poi il problema esattamente dove si trova oggi, falliscono, il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica che sta affrontando e risolvendo l’ennesima questione lasciata in eredità ai Comuni. E lo fa senza slogan e senza prendere in giro i cittadini e le cittadine, difendendo i diritti e il territorio».