Nella nota del CAB si riferisce: “Per quanto riguarda i lavori, ci auguriamo che l’Amministrazione rispetti i criteri di trasparenza e di liceità delle operazioni di appalto e che le ditte coinvolte rispettino gli standard di qualità e i tempi di consegna. Relativamente all’incontro con l’architetto designato agli interni e agli arredi, ci auguriamo che potrà svolgersi davvero in tempo utile e che sia proficuo nell’accogliere le richieste che cercheremo di portare attraverso un dialogo con la collettività, secondo un principio di partecipazione cittadina alla ideazione di uno spazio pubblico. Rispetto alla creazione dell’Info Point per i servizi turistici auspichiamo che sia foriera di nuovi posti di lavoro e non un ulteriore carico sulle spalle dei bibliotecari. Auspichiamo, inoltre, che l’Ufficio informazioni sia allocato in uno spazio che non rechi problemi all’utenza ordinaria della biblioteca, dato che sarà verosimilmente frequentato per lo più da utenti occasionali e non silenziosi”. Inoltre il CAB ha voluto esprimere un forte dissenso per la re-intitolazione della Biblioteca Pier Paolo Pasolini, intellettuale legato storicamente a Ciampino in quanto ha insegnato nella scuola media Petrarca nei primi anni ’50 e della Sala consiliare Pietro Nenni: “non ne vediamo il motivo e ci auguriamo che non venga perseguita” si legge nella nota. “Auspichiamo, su questo, che l’Amministrazione chiarifichi le motivazioni che la vedono intenzionata a questa modifica. La nostra rosa di nomi possibili è, al momento, praticamente vuota. Relativamente alla questione della cessione della ex Galleria d’Arte Contemporanea alla Banca di Credito Cooperativo in cambio degli arredi della Biblioteca, siamo convinti che non sia una scelta avveduta: Ciampino è una città che soffre storicamente della mancanza di spazi pubblici per eventi al chiuso di qualunque tipo e privarsi della ex d’AC, spazio in cui furono organizzate in passato mostre di livello internazionale, non farebbe altro che acuire ulteriormente questo problema.
Per quanto riguarda il bando del MIUR il Comitato si pronuncia: “sui soldi da spendere in libri, prima di acquistare volumi di pregio che, a nostro parere, sono poco utili (soprattutto se si tratta di libri rari o di enciclopedie), auspichiamo che venga sentito il parere dei bibliotecari e che venga chiesto alla collettività e agli studenti quali siano i libri di cui la nostra biblioteca dovrebbe rifornirsi. A nostro parere, non è la quantità o il pregio dei libri a fare una buona biblioteca, ma la qualità e la completezza della sua offerta. A colpo d’occhio, ad esempio, notiamo come ci sia una lodevole e grandissima offerta in termini di narrativa contemporanea e commerciale e allo stesso tempo che intere sezioni, come quelle dei classici latini, greci, italiani e stranieri, soffrano di incompletezze o di scarsa qualità dei volumi eventualmente presenti e che moltissima saggistica tecnica sia desueta. Su quali siano secondo noi i libri da comprare, a parte queste brevi battute sopra esposte, rimandiamo a un documento più dettagliato che elaboreremo. A margine, infine, riteniamo che, piuttosto che acquistare audiolibri, offerti attualmente dal Consorzio SBCR attraverso la piattaforma virtuale MLOL, sarebbe bello creare una sezione di libri per non vedenti.
Aula studio suppletiva: relativamente alla mancanza di spazi, non possiamo far altro che auspicare una soluzione che possa permettere al più presto ad un numero maggiore di utenti di usufruire di un posto per studiare che non sia la propria cameretta, ricordando quanto sia importante, per molti, la dimensione sociale dello studio. Riguardo alle semplici accortezze e migliorie da portare avanti [che avevamo già individuato nella nostra relazione protocollata in comune (qui il testo: https://bit.ly/35Ys9Rx)], auspichiamo che finalmente siano attuate con celerità, anche in forza della raccolta firme, protocollata anch’essa, che ha visto più di duecento persone concordi nella necessità della loro realizzazione.