Sarà necessario attendere lo spoglio del ballottaggio per conoscere il prossimo sindaco di Terracina. A sfidarsi il prossimo 4 e 5 ottobre saranno Roberta Tintari, attuale sindaco facente funzioni e candidata di Fratelli d’Italia più tre liste civiche, e Valentino Giuliani in corsa con Lega, Forza d’Italia e una lista a supporto. Sono loro i più votati al primo turno, seguono tutti gli altri. Sarà necessario attendere i risultati del ballottaggio anche per conoscere la composizione del consiglio comunale. Dipenderà infatti da quale coalizione la spunterà per poi procedere alla ripartizione dei seggi spettanti secondo l’ordine di preferenza.
TINTARI LA PIU’ VOTATA, MA NON SFONDA
«C’è soddisfazione per il dato conseguito per cui ringrazio tutte le liste e i consiglieri che si sono impegnati a fondo in questa competizione – commenta Tintari – . Adesso se l’attenzione si sposta verso il ballottaggio non dobbiamo dimenticare che davanti abbiamo giorni fondamentali per l’amministrazione con appuntamenti molto impegnativi e delicati, quale il ritorno sui banchi di scuola». Altre due settimane di campagna elettorale quindi, ma «che vivremo con la massima serenità e senza alzare i toni perché la città non lo merita».
GIULIANI PRONTO AD AZZERARE LO SVANTAGGIO
Battagliero e pronto a giocarsela fino in fondo Valentino Giuliani sicuro di poter azzerare lo svantaggio di circa 10 punti percentuali accusato al primo turno. «C’è chi ha raggiunto il massimo del consenso esprimibile attraverso una coalizione di centro, destra e sinistra messa insieme per questa elezione. In vista del ballottaggio per noi invece si aprono delle praterie», chiosa Giuliani. Entusiasmo alle stelle anche per il risultato di lista che vede la Lega primo partito: ulteriore biglietto da visita da presentare sul tavolo delle inevitabili trattative degli accordi e apparentamenti.
UNA STORIA GIA’ VISTA ALLE SCORSE ELEZIONI
Il ballottaggio vedrà quindi ancora una volta i partiti di centrodestra uno contro l’altro. Non un inedito all’ombra del tempio di Giove, considerato che già nel 2016 al secondo turno se la giocarono l’oggi europarlamentare Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia e l’allora candidato di Forza Italia Gianluca Corradini appoggiato da ben sei liste. Tra cambi di casacche e lotte intestine, sembra trascorsa una vita, eppure sono “solo” quattro anni. Sta di fatto che tra scaramanzie e spergiuri, il surplus elettorale del primo turno può considerarsi solo indicativo e ai blocchi di partenza i motori dei due candidati avranno il medesimo numero di giri e lo stesso obiettivo, arrivare primo.