A Torvaianica le telline sono così rinomate da aver dedicato loro una sagra. «Quello che è successo in questi giorni è che quella precisa area di Torvaianica, momentaneamente, è stata declassificata da “zona A” a “zona B”. Questo significa che, in base alle direttive della Asl, chi pesca telline in quel punto prima di venderle deve inviarle a depurazione. Non possono essere pescate e subito mangiate», spiega Camerota al Caffè. «A noi pescatori non cambia nulla, se non un aggravio di costi di trattamento di circa 60-70 centesimi in più al chilo. Tra l’altro la declassificazione è temporanea: proprio in questi giorni la Asl effettuerà un nuovo campionamento e il problema potrebbe rientrare».
«Non esiste – afferma il presidente della cooperativa Stella Marina – il divieto assoluto di raccolta, come presentato dal Comune. Bisogna dire con chiarezza che chi compra telline da pescatori professionali o nelle pescherie porta a casa un prodotto sicuro. E a dirlo dovrebbe essere per primo il sindaco di Pomezia – aggiunge Camerota – che invece di confondere le persone dovrebbe scagliarsi contro chi fa pesca illegale, e oltre a danneggiare chi lavora rispettando le regole non può garantire la salubrità del pescato». La procedura che vigeva anche prima della declassificazione, precisa il presidente di Stella Marina, prevede che prima di vendere si inviino le telline in un centro di raccolta dove il prodotto viene misurato, verificato dal punto di vista della salubrità ed etichettato. «Solo chi si affida a venditori onesti e regolari – conclude Camerota – sa di comprare un prodotto sicuro».