“Questa nuova modalità – si legge nella mozione di Mengozzi – non prevede ad oggi regole chiare sulle modalità di rimborso agli utenti in ragione di assenze prolungate dalla scuola, evidenziando un rischio economico per la coincidenza dell’emergenza Covid-19 e il rischio quarantena per intere classi degli istituti scolastici pometini”.
La maggioranza del Movimento 5 Stelle ha precisato che le eventuali assenze causa coronavirus (ad esempio la quarantena della classe) saranno rimborsate, mentre non risulta la possibilità di rimborso per tutti gli altri motivi di assenza da scuola.
Il M5S si dichiara convinto della convenienza economica della nuova modalità di pagamento che, afferma la maggioranza, tiene conto di un “numero standard” di assenze. Ma la spiegazione non sembra aver convinto i genitori, che trovano ingiusto il doversi trovare da un anno all’altro a pagare una cifra mensile anticipata, non sapendo se il loro figlio potrà effettivamente essere presente a scuola. A ciò si unisce l’incertezza economica di molte famiglie, che si sono trovate a dover fare i conti con le conseguenze del lockdown.
“Il carattere di straordinarietà che riveste l’anno scolastico appena iniziato – scrive a questo proposito Mengozzi – richiede da parte dell’Amministrazione Comunale una valutazione attenta delle ricadute delle scelte sulle singole economie familiari“. “La modifica delle modalità di pagamento rischia di abbattersi sui patrimoni delle famiglie pometine che utilizzano il servizio – si legge ancora nella mozione – generando un quadro economico peggiorativo anche a fronte di premesse (solo ipotetiche) che sembrerebbero produrre vantaggi in termini di spesa annuale”.