“Il ruolo del padre in sala parto” è il titolo del webinar (incontro online) organizzato dall’associazione di volontariato La Goccia Magica OdV insieme a quella pugliese Rinascere al Naturale. L’iniziativa punta a sostenere e sensibilizzare dell’importanza della cura, sostegno e protezione da parte di una persona di fiducia della partoriente durante il travaglio, parto e i previsti giorni di degenza. Ad accogliere in uno spazio amichevole e di dialogo le coppie di futuri genitori dei Castelli romani saranno le mamme i papà peer to peer (alla pari) dell’ASL Roma 6.
Sono cioè padri che sostengono altri futuri o neo papà nel delicato e importante periodo dei primi 1.000 giorni con i nuovi bebè. Il loro sostegno si basa su una formazione specifica con ostetriche e altri esperti. Ad esempio, sono in grado di fornire le giuste informazioni sulla importantissima pratica dell’allattamento al seno, su come stare accanto alla compagna durante il magico ma anche complicato periodo della gravidanza e del post partum. I papà alla pari collaborano con il supporto di ostetriche e psicologhe, che per l’occasione metteranno a disposizione esperienza e professionalità come avviene ogni settimana, da quando sono cominciate le restrizioni per l’emergenza COVID 19.
Una emergenza in nome della quale alcuni “vizi” del sistema sanitario si sono acuiti. Ad esempio, diverse mamme sono state separate dai bimbi appena nati, anche se il contatto pelle a pelle subito dopo il parto è raccomandatissimo, anche quando la donna è positiva al Covid, dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questa è solo una delle numerose pratiche scorrette, inutili e anzi dannose tuttora praticate nel percorso nascita, frutto soprattutto di una “ideologia” che medicalizza tutto, tra ansie, visite superflue, costose e stressanti. Avere accanto un compagno ben informato e sicuro di sé aiuta molto, anche per evitare certi sbagli degli operatori. Ma questo è ancora scandalosamente impedito in certe strutture. Senza validi motivi.
«Come padre – racconta Marcello di Fazio papà alla pari dei Castelli Romani – ho sentito forte l’esigenza di fare qualcosa per contrastare quello che sta avvenendo nelle sale parto di molti ospedali italiani, non solo quelli pugliesi, come emerge dalle numerose testimonianze raccolte dalle volontarie visibili dalla pagina facebook Rinascere al Naturale che si sono prese la briga di motivare e sostenere un dialogo ufficiale con le istituzioni regionali e sanitarie. Nonostante le solide raccomandazioni provenienti dagli autorevoli Istituti preposti, volte a promuovere la presenza del papà o di una persona di fiducia durante il travaglio, il parto e la degenza, anche in tempo di Covid, troppo spesso invece raccogliamo testimonianze di donne lasciate sole e padri o le persone di fiducia ingiustamente allontanate. È qualcosa di innaturale e atroce, perché le future mamme hanno il diritto di avere il proprio compagno vicino in un momento tanto speciale, per una carezza, per il sostegno e perché no? Per sentirsi protette».
Questo distacco dal nucleo familiare, vissuto dalla mamma durante il travaglio e la degenza, inevitabilmente genera a caduta conseguenze negative già conosciute e registrate nei dettagli da indagini conoscitive passate e condotte in tempo di pace dall’Istituto Superiore di Sanità. I tassi di allattamento esclusivo alle dimissioni, sono il termometro per misurare la qualità delle prestazioni sanitarie erogate. In pratica, se il bimbo poppa bene quando lui e la mamma lasciano l’ospedale, è segno che la donna non è stata ostacolata ma magari ben sostenuta nel dare il seno al neonato. Un tesoro che poi varrà tutta la vita, per il suo altissimo valore in termini di salute per donna e bambino.
«La pandemia ha solo esacerbato situazioni che già erano radicate nei diversi contesti – dichiara Michela Cericco presidente dell’associazione La Goccia Magica -. Basta guardare i dati dell’allattamento o dei tagli cesarei per capire dove si concentrano le buone pratiche. L’emergenza Covid ha solo fatto venire a galla ciò che già sapevamo: chi lavorava bene prima dell’emergenza, rispettando i migliori standard clinici, che garantiscono i migliori esiti di salute, sta facendo tutto il possibile per continuare a mantenere alto il livello della qualità dell’assistenza, con fatica incredibile e grazie a persone, cittadini, utenti che si mettono di traverso e dicono forte e chiaro che i diritti acquisiti e le buone pratiche non si toccano, che è il sistema che deve adeguarsi e garantirne la sicurezza. Purtroppo – avverte la presidente Cericco – esiste una realtà che ha sempre operato in barba alle linee guida, alle indicazioni regionali come portato alla luce dalle madri pugliesi di Rinascere al Naturale con documenti ufficiali alla mano, dando esistenza a strutture che alle dimissioni registrano un tasso dello zero 0% di allattamento esclusivo (senza somministrazione al nascituro di glucosata o formula, il cosiddetto “latte artificiale” che nulla ha a che vedere con il vero latte materno). Questi tassi non cambieranno, soprattutto durante l’emergenza Covid. Servono indicazioni solide dal punto di vista scientifico che consentano a chi faceva bene di continuare a farlo. Per il miglioramento ritengo siano scelte politiche, non tecniche, purtroppo. L’abbiamo capito da tempo occupandoci del triste fenomeno della Violenza Ostetrica», conclude la leader della Goccia Magica, ricordando la drammatica e ancora comune realtà di tutte quelle attività e atteggiamenti che mancano di rispetto alla donna incinta, alla partoriente e alla neomamma. Il 41% delle donne italiane ha rifertio di aver subìto pratiche lesive della propria dignità e integrità psicofisica (indagine Doxa “Le donne e il parto – LEGGI QUI ).
Per partecipare al webinar del 19 settembre “Il ruolo del padre in sala parto” basta chiamare il numero 393.863.0619. Inizio ore 16.