Tragedia sfiorata sul costone lacustre del Lago di Castel Gandolfo, nel tardo pomeriggio di ieri, in via dei Pescatori, la zona interessata da molti anni a delle pericolose frane di massi, dove vige il divieto di entrare a mezzi e pedoni. I primi ad arrivare sul posto del tragico infortunio sono stati i vigili del fuoco di Marino, nell’area boschiva a picco sul Lago dove in molti si avventurano nonostante le ordinanze di divieto comunali e regionali. Tre ragazzi di Marino tra i 20 e i 26 anni sono scesi in una scarpata per arrivare sulle rive rocciose del bordo dell’acqua. Uno di loro si è ferito gravemente alle gambe, dopo che un masso che si è staccato durante i loro movimenti nella scarpata di rocce. Gli amici hanno subito chiamato i soccorsi e intanto lo hanno soccorso per liberarlo dal masso che aveva sopra le caviglie. In seguito i vigili del fuoco di Marino e gli specialisti del soccorso alpino fluviale, si sono calati lo hanno messo in sicurezza e portato su terra ferma affidandolo ai sanitari del 118 su una lettiga imbracato. Vista la folta boscaglia, non è stato possibile calare il verricello con il soccorritore dell’elicottero dei pompieri che ha sorvolato il Lago per circa due ore e mezza il tempo dell’intervento. L’ambulanza preso in cura il ragazzo lo ha poi trasportato all’ospedale di Frascati con vari traumi alle gambe. L’intervento durato oltre due ore e mezza, ha richiesto un elicottero in volo per alcune ore, una decina di operatori dei vigili del fuoco e un grande dispendio di risorse ed energie. Purtroppo come riferiscono le forze dell’ordine sono sempre più frequenti in quella zona, gli infortuni, le cadute, gli smarrimenti, di frequentatori ed escursionisti, che si avventurano in quella zona impervia, franosa e vietata al passaggio di mezzi e pedoni ormai da oltre 10 anni. L.S.
16/09/2020