Prima i fratini. Il provvedimento con cui il sindaco di Ardea, Mario Savarese, ha cercato di tutelare il nido del raro trampoliere ha resistito anche al Tar. Per il secondo anno consecutivo sul litorale rutulo hanno deposto le loro uova i rari uccelli e sono nati i pulcuni. Un nido monitorato dall’associazione ambientalista Creature del Mare, insieme alle associazioni Habemus Dune e Save the Sea, per cui il 27 aprile scorso il sindaco ha vietato l’accesso e chiuso il tratto di spiaggia nei pressi del Consorzio Sabbie d’Oro, dove sempre Savarese, a tutela dei fratini, ha vietato da tempo ormai l’accesso con i cani, anche se tenuti al guinzaglio, cavalli o altri animali, e con ciclomotori o motocicli di qualsiasi tipo. Il primo cittadino ha vietato inoltre anche il sorvolo di quell’area a quota inferiore ai 500 metri con parapendii a motore o qualsiasi altro velivolo, di approdare a riva con imbarcazioni a motore, di radunarsi in quella zona, di utilizzarvi aquiloni e altoparlanti per diffondere musica, e di asportare rami o tronchi portati dalle mareggiate sulla battigia e qualsiasi specie vegetale. Il piccolo trampoliere del resto costruisce il nido sulla sabbia, tra duna e mare, e cova le uova per circa un mese. Il Consorzio Sabbie d’Oro ha impugnato l’ordinanza, sostenendo che incide sulla fruizione del litorale da parte del Consorzio, in violazione di un’apposita convenzione stipulata tra le parti per la gestione condivisa dello stesso litorale. Ma il Tar è stato di diverso avviso e ha rigettato la richiesta di sospendere il provvedimento. Per i giudici, “nel bilanciamento tra i contrapposti interessi, è prevalente quello generale all’esecuzione dell’ordinanza impugnata, in considerazione della irreversibilità dei danni che l’uso del litorale (nelle modalità interdette dall’Amministrazione comunale) implicherebbe alle ragioni di tutela della specie protetta”.
12/09/2020