MONACHESI E BAVARO CONTRO LE TUTELE
Il ricorso più importante, tra i 12, porta la firma della sindaca del comune di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi Pd. Non c’è tra le carte bollate, ma nella battaglia anti-vincolo è schierato pubblicamente a fianco della sindaca anche Cristiano Bavaro, vicesindaco e assessore all’Urbanistica, che più volte ha avversato le tutele ministeriali, anche in aula consiliare. Il comune di Castel Gandolfo – così riporta l’atto giudiziario – chiede che venga “annullato il decreto del Ministero dei Beni Culturali … per quanto riguarda la porzione (di vincolo, ndr) ricadente nel territorio del Comune”. Nel caso in cui i giudici non condividano il ricorso comunale, l’amministrazione Monachesi già da ora chiede nel suo ricorso al Tar Lazio di “sollevare la questione di costituzionalità alla Corte Costituzionale”, il più importante organo giudiziario della Repubblica Italiana.
3 dei 12 ricorsi al Tar riguardano, in particolare, proprio il territorio della città delle pesche: uno, come appena accennato, è del municipio, gli altri due delle società Trasolini srl e Frank Immobiliare.
9 RICORSI AL TAR SU MARINO
9 ricorsi al Tar riguardano invece l’area di Marino e sono riconducibili a: Dea Capital, Consorzio Ecovillage, Romana Costruzioni 2004, Selva srl, Cristina arl – Le Mole Due arl, Mourglia srl e i privati Moretti, Ruscio. Stamattina, 8 settembre, si è svolta la prima udienza preliminare al Tar relativa proprio al ricorso amministrativo del comune di Castel Gandolfo: entro domattina è attesa la prima ordinanza urgente dei magistrati.
ITALIA NOSTRA: PRONTI ALLA ‘BATTAGLIA’ AL TAR
L’associazione Italia Nostra sezione Castelli Romani – presieduta da Enrico del Vescovo – si dichiara pronta alla battaglia in difesa del vincolo, del verde e della campagna castellana. “Già da quasi un anno – annuncia Enrico Del Vescovo – stiamo sostenendo il vincolo denominato ‘La Campagna romana tra la via Nettunense e l’Agro romano’ attraverso osservazioni di sostegno, incontri pubblici e raccolte firme; ora, ci siamo anche costituiti in giudizio al Tar del Lazio. Si tratta di un polmone verde necessario a tutta l’area dei Castelli Romani”.