L’associazione Amici di Birillo si è invece ritrovata sbattuta fuori dal canile per non meglio precisati problemi di mancato rispetto delle regole. Una querelle sulla quale anche l’amministrazione comunale di Aprilia è intervenuta gettando benzina sul fuoco: ci si sarebbe aspettati dal sindaco un ruolo di arbitro nella controversia tra l’associazione e il canile, invece c’è stata una presa di posizione netta contro Amici di Birillo. C’è da dire una cosa: certamente gli interessi del Galileo Galilei e dell’associazione animalista che da anni opera sul territorio di Aprilia sono gli stessi, vale a dire la salute e la serenità dei cani. Se c’è un disaccordo, o differenza di vedute, si dovrebbe trovare una mediazione. Soprattutto se Amici di Birillo ha contribuito finora a far risparmiare decine di migliaia di euro ogni anno sui costi di gestione dei cani randagi.
Per far luce sui costi sostenuti dal Comune di Aprilia rispetto al mantenimento dei cani “comunali” al Galileo Galilei, che lavora con il Comune di Aprilia dal settembre scorso, il consigliere di Azione Davide Zingaretti ha presentato una interrogazione, la cui risposta non ha chiarito i dubbi. È emerso infatti che nel 2018 ci sono state 318 adozioni di cani apriliani, nel 2019 232: questo è l’anno in cui i cani apriliani sono stati trasferiti dal Pellini di Aprilia al galilei di Latina. Nel 2020 risultano invece solo 65 adozioni.
«È noto che Aprilia ha un problema di randagismo – spiega Zingaretti – tanto che a dicembre 2018 è stata approvata dal consiglio comunale una mozione, di cui ero primo firmatario, per impegnare l’amministrazione a trovare i fondi per realizzare un canile comunale. Quella mozione non ha mai avuto seguito».
Rispetto al problema dei costi, il consigliere di Azione spiega che «si sta facendo un passo indietro, con l’associazione Amici di Birillo in difficoltà a operare nel canile di Latina. Questo comporta un disservizio per la città e un danno alle casse comunali. Nella risposta alla mia interrogazione si evince c’è in linea teorica c’è un risparmio sui costi di mantenimento dei cani, ma a livello pratico la situazione cambia. Se è vero che è minore il costo giornaliero per il mantenimento dei cani al canile sanitario, non si specifica quanto questi cani rimangano lì. Mi risulta di un caso in cui addirittura un cane è rimasto nel canile sanitario per 190 giorni».
«Avere un canile fuori città fa calare fisiologicamente le adozioni, a maggior ragione se l’associazione – conclude Davide Zingaretti – non può più operare all’interno del canile convenzionato. Spero in una intermediazione dell’amministrazione, nel frattempo presenterò una nuova interrogazione per avere maggiore chiarezza sui costi, perché parecchi dati non coincidono».