Ieri sera, dopo la relazione con cui si avvertiva il sindaco Milvia Monachesi sullo stato di estrema pericolosità in cui versa il costone interessato alla frana del 17 novembre scorso, è stata resa pubblica, sulle pagine social di Fabio Angeletti, coordinatore locale di FDI, la relazione effettuata dall’esperto geologo di Città Metropolitana di Roma Capitale.
“Incrociando però il contenuto dei documenti ricevuti tramite regolare accesso agli atti e l’ordinanza di interdizione – dice Angeletti – scopriamo che il nostro sindaco, nel redigere tale documento, non ha riportato fedelmente quanto relazionato dal Responsabile del Procedimento dell’Ufficio Tecnico Comunale il quale, nel documento redatto in data 18 novembre 2019, relazionava al Responsabile dell’Area V e al Sindaco che “l’area del distacco viene individuata catastalmente al foglio 2 particella 150, mentre sull’ordinanza di interdizione il Sindaco riportava testualmente: “accertato che la proprietà da dove si presume si sia staccato il masso, distinta in catasto al foglio 2 particella 150. Perché scrivere “si presume” quando un tecnico comunale, responsabile del procedimento (con tutte le incombenze e le responsabilità che l’incarico gli fornisce) individua l’area di distacco in modo inconfutabile? A tutti i miei concittadini, che amano il lungolago e la nostra splendida cittadina, conclude Angeletti, mi sento di dire: dopo tantissimo tempo di attesa, è stata accertata ancora una volta la completa indifferenza nei fatti e l’incapacità di azione di governo posta in essere dal sindaco e dalla sua Giunta. Che dimostra, con estrema certezza, l’assoluta incapacità decisionale nel fronteggiare e risolvere nell’immediato una situazione di pericolo di cui è a conoscenza sin dall’inverno scorso. Ora non mi si venissero a raccontare la “favoletta” del Covid-19 perché significherebbe solo peggiorare ulteriormente la posizione di un primo cittadino che, come sappiamo bene, all’interno del suo territorio è Autorità di Pubblica Sicurezza ed ha l’obbligo di tutelare l’incolumità di tutti, residenti, turisti, visitatori”.
Di seguito la perizia tecnica dell’ingegnere di Città Metropolitana, richiesta e pubblicata da Fabio Angeletti: “L’area in esame è caratterizzata dall’innesco di fenomeni di crollo di roccia a rapido innesco e sviluppo in grado di mobilizzare volumi di roccia e detriti anche potenzialmente notevoli e capaci di minacciare la stabilità complessiva del settore in analisi e di comportare un rischio indotto molto elevato per beni e persone”. Successivamente il professionista indica gli interventi da effettuarsi rapidamente attraverso l’impiego di operatori specializzati. In conclusione della sua esposizione il dott. Fabiani ha rappresentato che “trattandosi di valutazioni speditive, le indicazioni riportate sono finalizzate a interventi in emergenza necessari alla salvaguardia dell’incolumità pubblica […]”.