La lottizzazione in programma a Castel Gandolfo e denominata ‘Le Mole’ non si farà: nessuno potrà toccare i prati, gli ulivi e gli orti situati in quel piccolo-grande polmone verde ampio 4,5 ettari – ossia quanto 9 campi da calcio di serie A – incastonato tra la via Appia nuova e la via Appia antica, a due passi dal parco archeologico Ibernesi e dal confine del comune di Albano. Così ha deciso il Tar del Lazio, sezione seconda quater, composto dal trio di magistrati Donatella Scala, Floriana Rizzetto e Roberta Mazzulla. È andata male per le società che tentavano di avviare le ruspe e che hanno promosso un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contro la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l'Etruria meridionale, una costola del Ministero dei Beni Culturali e Turismo, e contro la Regione Lazio secondo cui quell'area era, in sostanza, inedificabile poichè vincolata. Di tutt'altro avviso le società ricorrenti : Il Grillo società Cooperativa Edilizia, Società Palombaro srl, Cooperativa Sant’Antonio, Cooperativa Frascati Casa 1, Cooperativa Positano. Il loro ricorso è stato in parte “respinto”, in parte dichiarato “inammissibile”, in parte addirittura appellato come “irricevibile”. Va male anche all'Amministrazione Monachesi e in particolare a Cristiano Bavaro, assessore all’Urbanistico della città delle pesche, che più volte ha difeso strenuamente e pubblicamente tale programma immobiliare. Parliamo, per la precisione, dei comparti immobiliari EP 3 ed EP4, ma - a questo punto - rischiano di sfumare anche tutti gli altri comparti ricompresi nello stesso programma di sviluppo edile.
FESTA DI COMITATI E ASSOCIAZIONI ‘NO CEMENTO’
Prima e più di tutto e tutti, questa è certo una vittoria giudiziaria della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l'Etruria meridionale diretta dalla soprintendente Arch. Margherita Eichberg, e degli uffici della Direzione generale, che sono il vero motore dei provvedimenti di salvaguardia del territorio. Ma sono anche altri a gioire, nell'ambito dei comitati e associazioni territoriali 'No cemento'. Duro l’attacco all’Amministrazione di Paolo Gasperini, ex consigliere comunale, ed ora cittadino attivo nel Movimento Aurora: “Ricordate – scrive sui suoi profili social Paolo Gasperini - quando dicevo che l'amministrazione (Monachesi, ndr) aveva gestito con i piedi tutta la procedura 167 (ossia la lottizzazione, ndr) danneggiando i privati che ci avevano "creduto" e le società/cooperative che ci avevano investito? Qualcuno mi ha definito un mistificatore, una persona che non capiva di urbanistica, un fallito della politica per aver perso (con onore) due campagne elettorali... Il Tar ha rilevato tutti i limiti che avevo messo in evidenza ed ha bocciato l'operato dell'amministrazione. Adesso chi paga per questo fallimento? Si ha la forza di prendersi le proprie responsabilità? Le bugie hanno le gambe corte...anzi cortissime”. Soddisfazione anche da parte di Enrico Del Vescovo, presidente di Italia Nostra - sezione Castelli Romani, di Danilo Ballanti, del Partito Comunista di Albano, di Giacomo Castro, presidente dell’Associazione Latium Vetus di Pomezia e di Marco Alteri, presidente di Fare Castelli. Parliamo di tutti cittadini impegnati – anche se su fronti diversi, chi più politico chi più civico - nell’altra grande battaglia legale in corso ai Castelli Romani, quella a difesa del vincolo istituito di recente dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo che tutela 1400 ettari di campagna tra Marino, Castel Gandolfo ed Albano contro cui pendono una serie di ricorsi al Tar. Vincolo che rischia di mandare in fumo i ‘sogni’ di certi ‘palazzinari ad ogni costo’, che pretendono di costruire anche su aree vincolate. Tra l'altro, Italia Nostra - sezione Castelli Romani ha preannunciato il suo intervento al Tar del Lazio in difesa del vincolo posto recentemente dal Ministero dei Beni Culturali in difesa del Ministero stesso e contro i 13 ricorsi presentati per l'affossamento del vincolo dei Castelli Romani. L' inchiesta completa sul prossimo numero de il Caffè dei Castelli Romani in uscita da giovedì 27 agosto.