Il Comune di Marino è titolare di una cassetta di sicurezza all’interno della ex Banca di Credito Cooperativo San Barnaba di Marino, dove risultano essere conservati 50 lingottini d’oro fin dal 1990, anno in cui furono giocati i campionati mondiali di calcio e dove Marino ebbe la possibilità di ospitare per gli allenamenti, la nazionale azzurra nello stadio comunale oggi intitolato a Domenico Fiore, nonché alloggiare presso il Grand Hotel Helio Cabala di Marino.
I lingottini, peraltro personalizzati con l’incisione su ciascuno, dei nomi dei giocatori e dirigenti della Nazionale di calcio, sarebbero stati consegnati agli stessi dall’allora sindaco Giulio Santarelli, presso l’aula consigliare di Marino, durante una manifestazione pubblica.
Il Commissario Tecnico Azeglio Vicini rifiutò l’invito del sindaco Santarelli di accompagnare la squadra, nella sede comunale per la cerimonia di consegna dei lingottini d’oro, ritenendo che la manifestazione si doveva svolgere direttamente allo stadio durante una fase di allenamento, per non distogliere i ragazzi dal loro impegno sportivo. Tesi che fu respinta dall’allora sindaco, in quanto la sede istituzionalmente deputata sarebbe giustamente dovuta essere quella dell’aula del consiglio comunale. Successivamente al naufragare dell’incontro, lo stesso sindaco diede disposizione al segretario comunale, che i lingotti fossero depositati in una cassetta di sicurezza dell’istituto bancario.
“I lingottini, così come coniati, e per il contesto per cui vennero realizzati, rappresentano un vero e proprio patrimonio comunale storico-culturale e di civiltà e per questo non possono considerarsi un tesoretto materiale commercializzabile, per nessun motivo”, si legge nella mozione dei consiglieri. “È condivisibile l’idea lanciata da Giulio Santarelli, di realizzare uno spazio all’interno del museo civico Mastroianni, dove oltre ad ospitare in una apposita teca i lingottini, venga ripercorso quel periodo storico attraverso foto, articoli di giornali ed oggetti, che potrebbero essere esposti e che rappresenterebbero una testimonianza unica in tutta la Nazione. Questa iniziativa, adeguatamente pubblicizzata, potrebbe concretamente contribuire al rilancio economico tanto auspicato da tutte le attività produttive del territorio, ponendo la nostra città nella condizione di un rilancio di immagine tanto auspicata”.
Peraltro nella Nazionale di 30 anni fa giocava anche il cittadino marinese Giuseppe Giannini conosciuto non solo dai tifosi romanisti ma da tutti gli sportivi con l’appellativo de “il Principe”.